L’impatto commerciale

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Il progetto Ogm in agricoltura non si è limitato ad analizzare le coltivazioni Ogm, ma ha anche approfondito i potenziali impatti socio economici sul sistema agroalimentare italiano attraverso indagini demoscopiche.
In particolare, è stato rilevato come solo una piccola minoranza (18%) degli agricoltori italiani sono interessati a coltivare Ogm. Si tratta quasi esclusivamente di agricoltori presenti nel nord est del paese e che lavorano in aziende di grandi dimensioni. Tra i consumatori la percezione è decisamente sfavorevole alla coltivazione di Ogm: ben il 62% del campione di intervistati si è dichiarato contrario e circa l’81% del campione considera meno naturali i prodotti Ogm. I motivi del rifiuto sono rintracciabili sostanzialmente nel non vedere vantaggi per l’agricoltura italiana e nella mancanza di certezze circa gli effetti per i consumatori e l’ambiente.
Su questo ultimo punto, ben 87 intervistati su cento richiedono un maggior numero di test (al momento, è bene ricordarlo, le autorizzazioni vengono rilasciate sulla base di test compiuti dalle aziende produttrici di Ogm e la ricerca indipendente è davvero modesta).
Interessanti anche i risultati di una inchiesta condotta sui turisti stranieri presenti in Italia: secondo il 63% degli intervistati la qualità dei prodotti italiani peggiorerebbero nel caso di una introduzione di Ogm e addirittura il 73% ritiene questa scelta nociva per la immagine dei prodotti italiani. Il 57%, nel caso di una introduzione continuerebbe a rivolgersi solo a prodotti Ogm free italiani.

(Fonte Fare Verde)