La roadmap finale

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La fusione presenta un’enorme potenzialità come fonte di energia primaria di larga scala. Le sue caratteristiche ne determinano l’alto valore strategico dal punto di vista del rispetto dell’ambiente, della disponibilità del combustibile e della sicurezza dell’approvvigionamento. Tali caratteristiche sono:

? disponibilità praticamente illimitata del combustibile (deuterio e litio per il ciclo DT) e diffusione omogenea sulla Terra
? nessuna emissione di CO2 né di altri inquinanti atmosferici durante l’esercizio dell’impianto,
? sicurezza intrinseca in tutte le fasi operative e di arresto della centrale,
? gestione dei materiali attivati (che non contengono né prodotti di fissione né attinidi) entro un periodo di 100 anni.

Le attività sviluppate negli scorsi decenni hanno consentito di comprendere e risolvere gran parte dei problemi scientifici del confinamento magnetico e del riscaldamento del plasma, ed hanno determinato un significativo progresso nei risultati ottenuti con i plasmi sperimentali. Allo stato attuale la dimostrazione della fattibilità scientifica e tecnologica rappresenta una impegnativa sfida tecnologica che richiede ancora alcuni passi fondamentali. A tal fine, l’Europa ha elaborato una Roadmap con l’obiettivo di completare il percorso e realizzare il primo reattore commerciale entro la metà del secolo. Il progetto Iter permetterà di conseguire la verifica della fattibilità della fusione a livello scientifico e fornire elementi tecnologici e ingegneristici per sviluppare entro 30 anni un prototipo di impianto (Demo) capace di produrre energia elettrica. L’Italia ha contribuito in modo sostanziale a questo progresso sia sul piano scientifico che tecnologico, sviluppando competenze di primissimo livello grazie alle quali si è guadagnata in questo campo un posto di rilievo a livello mondiale. Le ricerche sono condotte da Enea, che coordina tutto il programma italiano, il Cnr di Milano, il Consorzio Rfx di Padova e numerose Università e Consorzi Universitari (Consorzio Create, Politecnico di Torino, Università di Roma II e III, Università di Catania).