Le cause frenanti

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Uno dei motivi che hanno frenato la diffusione dell’idrogeno è la difficoltà di trasporto, in quanto infiammabile ed estremamente volatile. Tuttavia, mentre le reti di distribuzione dell’idrogeno liquido sono difficili da gestire e molto costose, un idrogenodotto si avvale di un’esperienza già consolidata perché le sue caratteristiche sono simili a quelle di un gasdotto. Infatti, nel distretto della Ruhr si trasportava idrogeno gassoso mediante tubazioni già nel 1938.
Inoltre, benché attualmente l’idrogeno elettrolitico sia gravato da costi elevati rispetto a quelli di altri combustibili, in futuro potrebbe addirittura competere con il metano.
Dal canto suo Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends di Washington ed autore del saggio «Economia all’idrogeno» auspica la creazione di un Worldwide Energy Web affinché il potere connesso alla gestione del petrolio sia redistribuito in modo più equo. In questo senso, egli ritiene che l’idrogeno, essendo l’elemento chimico più diffuso nell’universo, possa configurarsi come la più democratica tra le fonti energetiche.
M. V.