Premio Impresa Ambiente: tutti i vincitori

326
Tempo di lettura: 4 minuti

Categoria Migliore Gestione: La totale integrazione delle tematiche ambientali nei processi aziendali, il pieno coinvolgimento del personale in tutti gli aspetti della gestione ecosostenibile, la propensione a condividere il modello con altre organizzazioni: queste le caratteristiche delle aziende che si sono distinte in questa categoria.
– Vincitrice è Promologistica s.r.l., azienda di trasporto della provincia di Rovigo, premiata per il progetto ?La via dell’acqua? che prevede il trasferimento delle merci su chiatte della rete di canali locali, con notevoli ricadute positive sul proprio contesto sociale: dal minor consumo di CO2 alla decongestione del traffico, con la relativa diminuzione dell’inquinamento complessivo.
L’ATM, Azienda Trasporti Milanesi s.p.a., ha ricevuto una menzione speciale per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera, grazie ad un aumento del 65% dei km percorsi con energia pulita, e per la particolare attenzione riservata all’insieme degli stakeholders, e soprattutto agli utenti, nell’ambito del percorso di integrazione tra certificazione ambientale e sicurezza sul lavoro.
Menzione speciale anche a Casalgrande Padana s.p.a., impresa di Reggio Emilia produttrice di ceramiche, particolarmente attenta agli aspetti sociali ed ambientali. Oltre ad aver ottenuto le certificazioni ISO 14001 ed EMAS UE per il recupero delle risorse idriche e dei rifiuti nei processi produttivi, l’azienda si è distinta per prodotti innovativi quali le piastrelle specializzate per non vedenti e ?piastrelle bios’ con un trattamento superficiale che permette la decomposizione di sostanze organiche ed inorganiche in componenti biodegradabili.

Categoria Miglior Prodotto: Rispondere alle rinnovate esigenze del consumatore, salvaguardandone la salute, e ridurre l’uso di risorse naturali, di materiali tossici e l’emissione di sostanze inquinanti durante il ciclo di vita: questo garantiscono i prodotti col bollino verde selezionati dalla giuria.
– Si aggiudica il premio per questa categoria l’azienda di Bologna Lesepidado s.r.l. con ?Ink-no-Ink?: inchiostro a basso impatto ambientale, prodotto con coloranti alimentari, per un totale recupero delle carte stampate, un più facile smaltimento delle cartucce ed un miglioramento nella depurabilità delle acque industriali degli impianti di recupero.
Numerosi i prodotti, presentati all’edizione 2006 del Premio, che guardano alla bioedilizia come nuova frontiera dell’ecosostenibilità. Una menzione speciale è andata, infatti, a Costruzioni Margheri s.p.a. di Firenze, per il prototipo di un pannello solare ibrido – fotovoltaico-termico – pensato per il mercato residenziale. Il pannello, grazie alla sua forma parabolica, permette di concentrare la radiazione solare su una fila di celle fotovoltaiche di ultima generazione.
L’attenzione alla bioedilizia è valsa una menzione anche a B&C s.n.c. e Invent s.r.l. due aziende della provincia di Venezia, che propongono ?Tech tile’: una tegola solare modulare che consente di eliminare i collegamenti elettrici. Un prodotto innovativo che potrebbe contribuire in maniera significativa alla diffusione della tecnologia fotovoltaica.
Con ?Sorella acqua? si è aggiudicata una menzione anche Daliform s.r.l., azienda di Pordenone che propone l’utilizzo di casseri in polipropilene riciclato per la raccolta di acque meteoriche; soluzione che consente l’accumulo delle stesse in serbatoi a basso costo, con possibilità di utilizzo per irrigazione e come acque sanitarie.
Menzionata anche Tecnogamma s.p.a. di Treviso per il suo sistema di monitoraggio dei laminati a


caldo basato sulla tecnologia dei rilevamenti ottici, capace di accertare in tempo reale i difetti superficiali dei prodotti in uscita dal laminatoio, limitando gli sprechi di materiali.

Categoria migliore innovazione di processo/tecnologia: In questa sezione è stata premiata l’effettiva ricaduta in termini di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale del ciclo di vita del prodotto (risparmio energetico e dei materiali, utilizzo di risorse rinnovabili, non utilizzo di sostanze nocive e riduzione delle emissioni tossiche); e l’impatto sociale conseguente all’adozione di una tecnologia ecosostenibile, come la crescita dell’occupazione, le migliori condizioni di lavoro, le ricadute positivi sulla comunità locale, anche in termini economici.
– Vincitrice è l’azienda Euroeco s.r.l. di Roma con Sistema Graùna: una tecnologia innovativa nel campo della depurazione delle acque urbane ed industriali. Basato sulla teoria dei cosiddetti pozzi profondi, questo nuovo sistema consente di aumentare senza costi aggiuntivi la superficie di contatto tra ossigeno (o aria) e particelle da ossidare, con una riduzione di circa il 30% della energia necessaria alla completa ossidazione dei reflui e una riduzione sino al 70% dei fanghi.
Anche in questa categoria assegnate alcune menzioni speciali, con grande attenzione per le nuove tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti. Itea s.p.a., una azienda di Varese con stabilimenti a Gioia Del Colle (Bari), si è aggiudicata la menzione per il suo innovativo sistema di trattamento di rifiuti pericolosi da cui, attraverso un processo di ossidazione ad alta temperatura in assenza di fiamma, viene prodotta energia elettrica.
Mentre il Centro Sviluppo Materiali s.p.a. di Roma è stato menzionato per un sistema di smaltimento di rifiuti, organici e non, attraverso torce al plasma che eliminano i principali problemi connessi alla combustione di sostanze pericolose che possono generare diossine nei fumi.
Menzionato anche per l’Elfa Hotel s.p.a. – Federico II di Jesi, che ha applicato ad una struttura ricettiva di medie dimensioni un processo integrato di cogenerazione con motore a gas metano.
Menzione speciale anche a Sequoia Automation s.r.l. di Torino per il ?KiteGen – kite wind generator?, un prototipo per la generazione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dei venti costanti ad alte quote (1.000/1.500 metri) con l’uso di aquiloni.

Migliore Cooperazione Internazionale: Nessun premio, né menzione, è stato invece assegnato per la categoria cooperazione internazionale, riservata a realtà private e pubbliche che abbiano sviluppato cooperazioni internazionali con partner di Paesi in via di sviluppo o con un’economia in transizione, per trasferire scienza o tecnologia, perfezionare prodotti o erogazione di servizi, sviluppare le comunità, migliorare le condizioni di lavoro.