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Un Atlante delle Nazioni unite definisce con precisione parti di foreste, dall’Amazzonia al Madagascar, dove una migliore protezione della biodiversità potrebbe fornire il doppio beneficio di rallentare il riscaldamento globale e preservare specie selvatiche rare. Questo il documento presentato a Pozna?, in Polonia, in occasione della Conferenza Onu sul clima, che identifica i «punti caldi» nelle foreste, sia per la diversità di specie animali e di piante sia come vere e proprie cassaforti di anidride carbonica, il principale gas serra, negli alberi e nei suoli.

La Nigeria perde ogni anno 409.700 ettari di foresta. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, signora Halima Alao.
Nello scorso decennio, la Nigeria avrebbe perduto circa 409.700 ettari di foreste ogni anno. Secondo i dati della FAO del 2005, la Nigeria avrebbe il più alto tasso di perdita di foreste primarie. Tutti i fallimenti dell’Europa. Sul clima l’Europa sembra allo sbando. Il negoziato europeo sulle Rinnovabili ha trovato ieri una infelice conclusione. La decisione della presidenza francese di dare diritto di veto a tutti gli stati membri consente all’Italia di bloccare ogni accordo sulla direttiva. I parlamentari europei, sotto la forte pressione della presidenza francese, hanno rinunciato a porre condizioni sull’origine dei biocarburanti importati in Europa e hanno dovuto rimangiarsi la mozione giù votata in settembre. A rischio un miliardo di persone. A rischio un miliardo di persone se non verranno intraprese azioni urgenti immediata in difesa delle foreste. È quanto avverte il Centro internazionale di ricerca forestale (Cifor), con il rapporto «Affrontare un futuro incerto: come le foreste e le popolazioni possono adattarsi ai cambiamenti climatici» che presenterà domani, nell’ambito della Conferenza Onu sul clima. Il vertice di Poznan getterà le basi dell’accordo che prenderà il posto del protocollo di Kyoto, nel 2012.

(Fonte: Salva le Foreste, Osservatorio sulle Foreste Primarie)