Ai nastri di partenza l’Ischia film festival

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Inizia domenica la 7ma edizione dell’Ischia Film Festival, la kermesse dedicata ai set cinematografici più belli

Il Castello Aragonese di Ischia Ponte e il suggestivo borgo di Sant’Angelo sono pronti a dare spettacolo con la rassegna diretta da Michelangelo Messina. Oltre 70 le opere in concorso, provenienti da 30 paesi del mondo, che si contenderanno i riconoscimenti attribuiti dalla giuria del festival da domenica all’11.

Cinque le sezioni del concorso: «Primo piano», con 10 lungometraggi in cui le location la fanno da protagoniste; «Concorso» con 22 opere tra documentari e corti; «Location negata», in cui le opere raccontano territori oltraggiati da guerre e calamità naturali; «Euromediterraneo», in cui culture apparentemente diverse s’incontreranno e scontreranno.

Oltre al concorso, sono in programma il convegno nazionale sul cineturismo, un incontro sul product placement organizzato da Propaganda Gem e la presentazione del progetto «Motion in pictures».

L’idea, nata dall’incontro tra Michelangelo Messina, il direttore della Film Commission Regione Campania Maurizio Gemma e l’esperto in geomarketing Marco Bottigliero, si ricollega per molti aspetti alle [I]movie map[/I] di tradizione anglosassone. Si tratta di mappe in cui vengono segnalate le location cinematografiche, con tanto di percorsi a tema e notizie o dettagli sui luoghi e i film di riferimento. Alla stregua di queste mappe, il progetto «Motion in pictures» mira a georeferenziare i set cinematografici italiani, creando anche dei database di paesaggi da mettere a disposizione delle produzioni.

Anche quest’anno l’Ischia Film Festival si presenta all’appuntamento con il grande pubblico con un programma ricco e composito, senza però dimenticare l’ambiente. Il festival, infatti, pensa al futuro del nostro ecosistema e ha scelto di affidarsi al marchio Filiera CO[P]2[/P] – Fai la differenza. Quantificando le emissioni di CO[P]2[/P] della rassegna, inevitabili come per qualunque altra attività umana, la direzione del festival ha deciso di compensare il danno provocato all’ambiente con interventi di forestazione e tutela di alcune aree boschive italiane.