Oasi Wwf – Da 40 anni laboratorio della green-economy

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Già uno studio del 1995, condotto dall’Izi sull’influenza della presenza delle oasi Wwf sull’economia locale, mise in luce come 44 oasi aperte al pubblico sviluppavano un indotto economico complessivo di 20 miliardi di lire annui ed un’occupazione indotta di circa 500 posti di lavoro. Oggi questo modello si è espanso

Le Oasi del Wwf fin dai primi anni hanno scommesso in un modello di gestione che coinvolgesse i giovani locali, offrendo a questi l’opportunità di contribuire a mantenere e promuovere un patrimonio di cui fossero testimoni e primi difensori.  In particolare, attraverso la promozione e la costituzione di soggetti economici autonomi, come le Cooperative di servizio,  il Wwf ha dato l’opportunità a molti giovani di trovare occupazione a sostegno e valorizzazione della conservazione della natura. Si sono così coinvolte risorse professionali legate alle scienze naturali, a quelle agro-forestali, educative e formative, ma anche personale di altra formazione quale quello legato ai settori amministravi, organizzativi, artigianali, tutti, nel loro insieme,  necessari per ottenere una gestione efficace ed efficiente delle Oasi.

I costi di gestione del Sistema delle Oasi del Wwf ammontano a circa 3.500.000 di euro. Il personale incaricato direttamente dal Wwf o dalla Società Wwf Oasi è di circa 60 operatori (tra impiegati e addetti) mentre sono coinvolte sia nell’affidamento diretto sia per le attività di supporto e promozione circa 20 Cooperative e varie Società di servizi, per un totale di circa un centinaio di operatori che contribuisce a creare un indotto socio-economico locale in sostanziale crescita.

(Fonte Wwf)