La Comunità del Parco ha espresso parere favorevole sulle proposte di Piano per il Parco e di Regolamento del Parco approvati dal Consiglio Direttivo il 31 maggio del 2010. Il parere è stato formulato con l’impegno, da parte dell’Ente Parco, di valutare approfonditamente e di recepire le proposte di integrazione presentate dalle Amministrazioni comunali nel corso di questi ultimi mesi.
Nel corso della stessa seduta il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, ha ritirato le proprie dimissioni da Presidente della Comunità stessa. Schittulli ha colto l’occasione per ribadire «che il Piano per il Parco è uno strumento gestionale importante per lo sviluppo del territorio» e ha invitato l’Ente Parco ed i relativi Comuni ad elaborare progetti finalizzati a migliorare la conoscenza e la fruizione del Parco.
Per quanto riguarda invece gli accordi con gli imprenditori anche per l’annata 2010-2011 l’Ente Parco propone il coinvolgimento degli imprenditori agro-zootecnici nella gestione del territorio rurale del Parco, attraverso la sottoscrizione di convenzioni per la concessione di contributi a fronte di azioni concordate. Le convenzioni sono indirizzate in particolare agli allevatori ovi-carpini, ai quali sono destinatati i contributi riguardanti l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza passiva (il contributo è pari al 40% delle spese documentabili fino ad un massimo di 5mila euro) e di interventi per l’adduzione dell’acqua in azienda (il contributo è pari al 40% delle spese documentabili fino ad un massimo di 5mila euro).
Ma l’Ente Parco ha pensato anche alla «rete», promuovendo contributi rivolti a tutti gli operatori al fine di implementare i sistemi di connessione alla rete internet satellitare (il contributo è pari al 50% delle spese documentabili fino ad un massimo di 600 euro). Inoltre è stato incrementato fino a mille e duecento euro, il contributo forfetario per le aziende che sulla superficie aziendale abbiano praticato, nella annata agraria 2010-2011, la semina di tre differenti colture, tra cui una leguminosa, e abbiano capi ovi-caprini che utilizzano pascoli naturali.
Il notevole successo registrato con l’avvio del sistema di convenzionamento nella scorsa annata agraria, che ha visto l’adesione di 121 operatori, ha indotto l’Ente a incrementare lo stanziamento in bilancio e ad elevare il massimale per convenzione a 10mila euro.