Patrimonio archeologico – Verso la Convenzione europea

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foto di Antonello Fiore
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Presentato un disegno di legge per la ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela del patrimonio archeologico firmata dall’Italia nel lontano 16 gennaio 1992 a La Valletta. Solo l’Italia e San Marino, tra i firmatari, non l’hanno ancora ratificata, mentre ben 41 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno già reso operativo l’accordo sul proprio territorio

Depositata dai parlamentari Celeste Costantino, Nicola Fratoianni e Giancarlo Giordano la proposta di legge, composta di solo due articoli sostanziali, per la ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela del patrimonio archeologico firmata dall’Italia nel lontano 16 gennaio 1992 a La Valletta. Sono stati 43 i paesi firmatari della convenzione nel 1992 e a 21 anni di distanza solo l’Italia e San Marino, tra i firmatari, non l’hanno ancora ratificata, mentre ben 41 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno già reso operativo l’accordo sul proprio territorio.

La Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico composta di 18 articoli (http://conventions.coe.int/Treaty/ita/Treaties/Html/143.htm), che ha sostituito il precedente Trattato di Londra del 1969, ha come obiettivo la protezione del patrimonio archeologico poiché fonte della memoria collettiva europea e strumento di studio storico e scientifico. A tale scopo sono considerati, dalla Convenzione stessa, come costituente il patrimonio archeologico tutti i reperti, beni e altre tracce dell’esistenza dell’uomo nel passato la cui salvaguardia e studio permettono di descrivere l’evoluzione della storia dell’uomo e del suo rapporto con la natura. È bene ricordare che il patrimonio archeologico comprende le strutture, le costruzioni, i complessi architettonici, i siti esplorati, i beni mobili, i monumenti di altro tipo e il loro contesto, che si trovino nel suolo o sott’acqua.
Non è la prima volta che parlamentari o Ministri tentano di portare all’attenzione della legislatura di riferimento la ratifica della Convenzione.
Una petizione dell’Ana (Associazione nazionale archeologi) http://www.archeologi.org/ del settembre 2011 ha raccolto oltre 1.800 firme a sostegno della richiesta di ratifica della Convenzione da parte dell’Italia. La proposta di legge è stata accolta favorevolmente dall’Ana, il suo presidente, Salvo Barrano, ha commentato «auspichiamo un’approvazione quanto più rapida possibile della proposta di legge e chiediamo al Ministro Bray di fare tutto quello che è in suo potere per raggiungere quest’obiettivo. In questi 21 anni è stato accumulato un ritardo nella modernizzazione dell’archeologia, che ha mortificato le competenze del settore e messo fortemente in discussione il ruolo di leadership dell’Italia nel campo della tutela». «Siamo certi -conclude Barrano – che la ratifica della Convenzione di La Valletta sarà un potente stimolo per il futuro riordino della materia. Garantendo non solo benefici all’azione di tutela del patrimonio archeologico ma anche la creazione di nuova occupazione».
Forse sono proprio alcuni principi della Convenzione che mettono in crisi la sua applicazione nel Bel Paese; Bel Paese nel quale si registra la più elevata presenza di patrimonio archeologico d’Europa. Basta evidenziare i contenuti dell’art. 4 della Convenzione che prescrive ai firmatari l’impegno ad adottare misure di protezione fisica del patrimonio archeologico che prevedano, secondo le circostanze l’acquisto o la protezione mediante altri mezzi appropriati, da parte dell’autorità pubblica, dei terreni destinati a diventare zone di riserva archeologica, prevedendo la conservazione e la manutenzione del patrimonio archeologico, preferibilmente sul luogo d’origine e presumendo la creazione di depositi idonei per i reperti archeologici allontanati dal loro luogo d’origine.
Giacché la Convenzione si pone anche come obiettivo primario la conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico nelle politiche urbane e di pianificazione, sembra forse troppo ambizioso per il Bel Paese, per la mole di patrimonio archeologico da studiare e tutelare, attivare tutti e subito i 18 articoli.

Link al PDF della proposta di legge, sul sito personale dell’on Celeste Costantino.
http://www.celestecostantino.it/ratifica-convenzione-la-valletta/