Soffocamento dei neonati, anche Lorella in campo

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Encomiabile la bella e nuova iniziativa realizzata dal team di «Trenta ore per la vita» e che ha come testimonial d’eccezione Lorella Cuccarini, impegnata a presentare sul web un interessantissimo ed efficace filmato sulle manovre di disostruzione respiratoria nei lattanti e nei neonati, un video di alcuni minuti che davvero ci sentiamo di proporre e consigliare a tutti, in particolar modo alle mamme ed alle insegnanti

Scusate se ci ritorniamo su. Siamo però convinti che la forza della comunicazione vada sfruttata al massimo e che le risorse del web siano, in certi casi, davvero notevoli e vadano colte senza indugi. L’importanza dell’argomento giustifica senza alcun dubbio l’insistenza e la richiesta di attenzioni, da parte di tutti, nessuno escluso. Se poi parliamo di bambini, neonati e lattanti, la cosa diventa ancora più rilevante e spiega il perché della nostra ostinazione.
Torniamo a parlare di una condizione d’emergenza assoluta, l’ostruzione improvvisa ed accidentale delle vie aeree superiori, della quale ci siamo occupati un po’ di tempo fa, nella convinzione che ribadire determinati passaggi e chiarirli sempre più sia un dovere di chi fa informazione ed un compito preciso per chi svolga una professione sanitaria.
Dicevamo tempo addietro che la possibilità di morire a seguito dell’ingestione di cibo o oggetti che si fermino nella gola impedendo a chiunque di respirare è purtroppo elevata e che i circa cinquanta decessi all’anno causati da questa inaspettata situazione sono una tassa troppo alta per un paese civile all’inizio del terzo millennio.
Quando capita non si sa cosa fare, si agisce in ritardo e non di rado si agisce male, procurando un aggravamento della situazione e complicando i soccorsi che giungono quasi sempre in ritardo. Si muore per soffocamento (o si rimane gravemente invalidi per tutta la vita a causa della transitoria ipossiemia) nell’attesa di un qualcuno che faccia qualcosa mentre invece allertarsi immediatamente e provvedere ad eseguire alcune semplici ed automatiche manovre rappresentano lo spartiacque fra la vita e la morte.
È un’evenienza che può capitare a chiunque ma che assume toni particolarmente angosciosi quando ad essere coinvolto è un neonato rispetto al quale si pone già il problema della incapacità a comunicare da parte del bimbo stesso e quindi della necessità di sviluppare una capacità di analisi della situazione e di gestione rapida dell’emergenza.
La sensibilità sull’argomento sta gradualmente aumentando e molteplici sono le iniziative volte a creare condizioni di conoscenza e competenza diffuse, in primo luogo fra i genitori, fra il personale scolastico e fra coloro, in genere, che potrebbero trovarsi ad essere presenti sulla scena dell’incidente. Tutti, in una parola, sono coinvolti e tutti dovrebbero sentire la spinta a saperne di più, documentandosi ad esempio anche tramite le nuove opportunità offerte dal web.
È di questi giorni la bella e nuova iniziativa realizzata dal team di «Trenta ore per la vita» e che ha come testimonial d’eccezione Lorella Cuccarini, impegnata a presentare sul web un interessantissimo ed efficace filmato sulle manovre di disostruzione respiratoria nei lattanti e nei neonati dal titolo «W la mamma – Così salvi il tuo bambino: tutorial manovre per la disostruzione pediatrica», un video di alcuni minuti che davvero ci sentiamo di proporre e consigliare a tutti, in particolar modo alle mamme ed alle insegnanti che potrebbero trovarsi nella vita a dover fronteggiare situazioni di allarme causate dall’ingestione accidentale di corpi estranei o dalla scorretta deglutizione di cibo da parte dei più piccoli.
I gesti sono semplici e vanno effettuati in automatico alle prime avvisaglie di quello che riteniamo possa trattarsi di un possibile evento di ostruzione delle vie aeree superiori dovuto all’ingestione di una caramella, di un pezzo di frutta, di un frammento di giocattolo, di una nocciolina, un pezzo di würstel o un grumo di marmellata: i neonati sono molto più esposti a determinati rischi sia per l’incoscienza relativa alle conseguenze di ciò che potrebbero portare alla bocca sia per la debolezza nel sollecitare una richiesta d’aiuto e di soccorso. Tocca più spesso quindi ai genitori rendersi capaci di affrontare i primissimi secondi dell’incidente muovendosi rapidamente e mettendo in atto una procedura standardizzata di facile memorizzazione e semplice esecuzione. Una procedura che salva la vita o evita quei danni cerebrali permanenti che sono spesso l’esito di comportamenti innocenti ma pericolosissimi.
Innanzitutto, nei primissimi secondi successivi alla presa d’atto che il bimbo ha difficoltà a respirare e sta diventando cianotico, bisogna provvedere ad effettuare una chiamata urgente al 118; meglio ancora se questa chiamata viene effettuata da qualcun altro mentre si cominciano le manovre di liberazione respiratoria in rapida successione. Si tratta, nel bambino sopra un anno, di disporre il bambino a faccia in giù e di assestare cinque «pacche» in mezzo alle scapole (con via di fuga laterale in maniera da non colpirne il capo) alternate a cinque Manovre di Heimlich che consistono nel praticare un brusco aumento di pressione intratoracica con lo scopo di creare una pressione negativa che costringa il corpo estraneo ad essere espulso. In realtà è molto più semplice vedere il filmato che non cercare di capire leggendo. È per questo che riteniamo encomiabile l’iniziativa di «Trenta ore per la vita» ed è sempre per questo che vi chiediamo di dedicare qualche minuto alla visione del tutorial.
Il web, in casi come questi, fa solo bene.