A rischio un carrubo secolare

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Ce ne sarebbero solo tre in Italia. Il deputato L’Abbate (M5S) porta all’attenzione del Governo la vicenda del metanodotto della Snam Rete Gas che pregiudica il futuro del carrubeto in contrada La Grave. Possibile un’alternativa per salvaguardare progresso e natura

Tre sono i carrubi ultrasecolari che lasciano basiti ed estasiati tutti coloro che hanno la fortuna di poterli apprezzare dal vivo. Uno si trova a Rosolini, un piccolo comune nel siracusano in Sicilia, l’altro in Salento a Gallipoli mentre il terzo nell’agro di Polignano a Mare, nella Terra di Bari. A caratterizzare quest’ultima meraviglia della natura è il fatto di essere l’unico, sinora, non adeguatamente protetto: il suo futuro, infatti, è messo a repentaglio dal passaggio del metanodotto della Snam Rete Gas che potrebbe inficiare sull’intero carrubeto presente in contrada La Grave, in territorio polignanese. Una vicenda che ha visto diversi protagonisti cambiare spesso opinione e che non si comprende come mai non abbia come obiettivo quello di coniugare sapientemente la conservazione di questa risorsa naturale e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie per il territorio del sudest barese.
«Risulta davvero strano che gli stessi politici locali che prima hanno mosso i primi passi in difesa del carrubo ultrasecolare, si ritrovino oggi ad amministrare andando contro quello che loro stessi ritenevano corretto e giusto per il bene comune solo pochi anni fa – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) –. Alla luce del dibattito creatosi a Polignano, ho presentato una interrogazione parlamentare per portare la vicenda all’attenzione dei ministri dell’Ambiente, delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali, sotto la cui responsabilità è il paesaggio. Ai dicasteri guidati da Gian Luca Galletti, Maurizio Martina e Dario Franceschini ho chiesto quali iniziative intendano attuare per tutelare il carrubeto ed in special modo il carrubo monumentale e se non ritengano che il percorso indicato da Snam Rete Gas per il metanodotto vada in contrasto con la legge 10/2013».
L’articolo 7 della legge 14 gennaio 2013, n. 10 «Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale», prevede infatti al comma 4 sanzioni per chi abbatte, modifica la chioma o l’apparato radicale di queste meraviglie della natura. «E pensare che chi possiede questo carrubeto ha anche coinvolto la Sovrintendenza ai Beni Culturali ed il Comune di Polignano per far sì che questo lembo di terra diventi, gratuitamente, luogo di pellegrinaggio naturalistico di studenti, turisti ed appassionati – commenta L’Abbate (M5S) –. Ma se l’Amministrazione Vitto sembra difendere la bellezza di Polignano a giorni alterni, una alternativa per salvaguardare il carrubeto forse esiste nel vecchio tracciato del metanodotto in grado di preservare il patrimonio paesaggistico e naturalistico del posto».