La sfida scientifica della medicina integrata

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Verso una nuova sintesi tra medicina olistica e allopatica. Le conoscenze provenienti da bioinformatica e biofisica teorica e clinica già accettate in altri Stati. L’interesse per la formazione nelle medicine non convenzionali già attivo in alcune regioni italiane. L’importanza della climatoterapia e le relazioni fra onde elettromagnetiche e salute. Come le varie discipline mediche e complementari possono operare in maniera sinergica per aiutare l’individuo a mantenere o ritrovare l’equilibrio biofisico la cui perdita può portare problemi di salute mentale e fisica

«Villaggio Globale» continua a porre attenzione ad una serie di convegni internazionali che vede riuniti numerosi ricercatori spesso dispregiativamente indicati come esponenti di medicina alternativa. Accanto a questa realtà definita alternativa, in cui spesso si nascondono ciarlatani che letteralmente frodano e danneggiano cittadini, abusando della speranza di tanti di fronte a malattie incurabili, esiste una realtà di ricercatori e scienziati che lentamente stanno dipanando il velo che confonde dicerie, miti, favole, conoscenze popolari e riscontri scientifici. Modificando così visioni e metodi e rendendoli applicabili oggi e meglio definita come medicina integrata.
E c’è un altro aspetto che rende questo cammino faticoso, ed è il provincialismo italiano. Questo ci arretra rispetto ad altre nazioni che anche in questo campo sono ormai avanti di anni rispetto a noi. Tutto dipende dalla nostra capacità di liberarci dalle incrostazioni partitiche, economiche e pregiudiziali verso la ricerca del nuovo.

 

L’approvazione del ddl Gelli, sulla responsabilità dei medici e sull’accresciuto ruolo delle linee guida e dei protocolli approvati dalle Società scientifiche di settore, e altre normative che tendono a regolare in modo più stringente il settore della farmacologia non convenzionale, riaprono criticamente la questione della medicina olistica, che benché affondi le radici nelle pratiche secolari e anche millenarie (Medicina cinese e indiana), per vari motivi rischia di rimanere fuori dalle pratiche riconosciute e protette dalle nuove norme, sulla base di una pretesa debole evidenza scientifica e clinica.

Notevoli sviluppi biotecnologici nella acquisizione di dati sui meridiani, sui chakra e sugli effetti di farmaci a bassissime dosi (o alte diluizioni che dir si voglia), legati alla memoria dell’acqua e alle memorie biochimiche in generale, benché documentabili anche a livello di nuove tecnologie tipo Elettroagopuntura di Voll e altri sistemi più sofisticati di seconda e terza generazione, benché si vadano consolidando a livello teorico, affondando le radici nella fisica della Coerenza Quantistica di Giuliano Preparata, Emilio Del Giudice, Allan Widom, Yogi Srivastava e molti altri, vengono considerati senza evidenza scientifica e per questo criticabili e in qualche modo sanzionabili, anche alla luce della succitata legge Gelli.

Si assiste ad una progressiva polarizzazione del confronto culturale e scientifico con i Gruppi dominanti che forse dovrebbero prestare maggiore attenzione alla tradizione Medica e alle innovazioni che da millenni curano milioni di persone e che sembrano trovare formidabili evidenze nella bioinformatica e nella biofisica teorica e clinica che già 30 anni fa, nel 1987, vedeva la metodica dell’Elettroagopuntura di Voll registrata e approvata dal ministro della Salute di Mosca che con la scienza e la tecnologia non era secondo a nessuno.

In questa direzione presso la sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro si è svolto a febbraio il Convegno «Medicina olistica e allopatica a confronto: equilibrio biofisico e benessere personale» promosso dal senatore Domenico Scilipoti Isgrò da sempre protagonista della Medicina Olistica (è specialista in Ginecologia e pratica l’Agopuntura) e organizzato dall’Associazione italiana di Studio del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo, Associazione che trae le sue origini nel lontano 1966, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’impresa e dell’economia l’uomo.
Le numerose relazioni hanno proposto una visione integrata di come le varie discipline mediche e complementari possono operare in maniera sinergica per aiutare l’individuo a mantenere o ritrovare l’equilibrio biofisico la cui perdita può portare problemi di salute mentale e fisica. La dott.ssa Maria Grazia De Angelis, presidente Aisl_O nel suo intervento ha denunciato quanto sia grave il problema dello stress nell’ambito del contesto lavorativo che oggi rappresenta una delle cause più frequenti di perdita del benessere biofisico.
– Lo stress interessa quasi un lavoratore europeo su quattro.
– Una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta allo stress.
– Gli uffici studi Ue prevedono che il numero di persone che soffrono di stress legato all’attività lavorativa sarà destinato ad aumentare.

L’Associazione italiana di studio del lavoro, ha più volte affrontato questa tematica sia promuovendo Convegni che come attività formativa e consulenziale. Ma è la prima volta che ha coinvolto in un convegno professionisti del mondo della medicina olistica e allopatica per avere proposte e risposte da veicolare non solo agli individui ma anche alle aziende come possibile fringe benefit aziendali. Va riconosciuto all’Europa il fatto che molte norme introdotte dai singoli Stati europei nel campo della sicurezza nei luoghi di lavoro derivano dal recepimento di direttive o accordi europei che contribuiscono a creare la cultura della prevenzione e della promozione dell’efficienza psicofisica e produttiva.

In particolare i lavoratori italiani devono all’Europa se nella legge sulla sicurezza D.lgs 81/2008 sono stati inseriti anche i rischi psicosociali e se Confindustria nel 2016 ha parzialmente recepito un accordo europeo del 26 aprile 2007 finalizzato a prevenire, individuare casi di molestie e violenze nei luoghi di lavoro.

È seguito l’intervento del Senatore Domenico Scilipoti Isgrò che ha sottolineato l’importanza di avere operatori qualificati in grado di essere promotori di una nuova visione della medicina olistica ed allopatica. Ha portato ad esempio l’agopuntura, sottolineando come molti operatori del settore non conoscano Ryodoraku come trattamento dell’equilibrio biofisico.

Ha moderato gli interventi Fulvio Bongiorno, matematico, scrittore, professore senior dell’Università Roma tre, che ha anche sottolineato l’importanza del triangolo Percezione, Risposta emotiva profonda, Patologia.

Le relazioni

Il dottor Marco Morelli, specialista in Riequilibrio Neuro Motorio, ha evidenziato come già Marconi aveva intuito che un tessuto malato emette un campo elettromagnetico diverso da un tessuto sano. F. Popp alla fine degli anni 80 è andato oltre, dimostrando come il nostro DNA sia in correlazione continua con l’ambiente e che l’informazione avviene attraverso emissione di biofotoni, cioè energia. W. Heisenberg sosteneva che l’energia elettromagnetica è l’energia da cui dipende la vita dell’organismo e le varie patologie, pur esprimendosi con sintomi diversi, sono in parte riconducibili all’alterazione energetica dell’organismo. Secondo queste teorie lo stato di benessere dipende tra l’altro dalle capacità del nostro organismo di gestire il proprio equilibrio dinamico e la malattia, o situazione di stress è in prima istanza, il venir meno della capacità di gestire tale equilibrio energetico. Ha inoltre parlato della sua attività di ricerca che si basa sugli effetti dei campi elettromagnetici a bassa frequenza sull’organismo, applicati sia attraverso punti di auricoloterapia sia attraverso un’applicazione total body, sottolineando come tale informazione elettromagnetica è in grado in primis di equilibrare i riflessi neuromotori e, con l’equilibrio dei riflessi, indurre un miglioramento dello stato energetico e del benessere.

Il dott. Giovanni Russo, fisioterapista e professore a contratto all’Università cattolica Agostino Gemelli di Roma, ha premesso come nell’ambito della fisioterapia quando si parla di riequilibrio biofisico si pensa solo al sistema tonico posturale e come nonostante i grandi passi percorsi su questo tema, ancor oggi c’è molto da capire, a riguardo: si parla di postura pensando esclusivamente ad una serie di esercizi da eseguire per il miglioramento e il riequilibrio del sistema tonico posturale ma in effetti non è sempre così. Per prima cosa il fisioterapista deve essere in grado e quindi avere le giuste conoscenze per mettere in pratica L’Epb (esame posturale di base). Questo esame, fatto di una serie di test manuali e l’utilizzo di apparecchiature fisiche, ha lo scopo di mettere in evidenza i recettori che sono in disfunzione responsabili dell’equilibrio posturale. È noto come i recettori primari sono l’occhio, l’orecchio, l’apparato stomatognatico, la pelle, il recettore podalico ed il sistema cranio-sacrale. Questo esame richiede, a secondo del recettore trovato in disfunzione, l’intervento dello specialista del settore e quindi un lavoro multidisciplinare.
Nel corso dell’intervento ha rivolto grande attenzione al sistema cranio-sacrale in quanto se lo stesso è in disfunzione deve essere assolutamente riequilibrato per il benessere degli altri sistemi. Ha concluso affermando che è indispensabile formare un team di specialisti dei recettori su descritti in modo da riportare in riequilibrio biofisico il paziente e quindi sviluppare un lavoro in modo interdisciplinare con più figure professionali.

Mario Mizzoni, optometrista con formazione in ambito optometrico/posturale, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’analisi della funzione visiva, e prevenzione dei disturbi funzionali della visione, (quindi non patologia) visual training, correlazione fra visione e postura applicazione di lenti a contatto, nella libera professione di optometrista. Il corpo umano ha infatti una natura adattiva ovvero si adatta agli stimoli interni ed esterni per mantenere il principio di omeostasi e sopravvivenza, ed è proprio per questo che la risposta soggettiva ad uno stimolo ambientale esterno o interno è estremamente diversa da individuo a individuo e può dipendere dalle condizioni metaboliche energetiche che la persona può mettere in gioco nel momento in cui viene alterato in qualche modo il suo equilibrio. Il sistema visivo nella sua funzionalità non è immune da questa regola, esso infatti, si adatta e genera a sua volta adattamento nel comportamento e nella postura della persona. Sono proprio questi compensi che nel tempo possono creare disturbi, anche in zone distanti da quella che si intende comunemente come area della vista, perché il comportamento adattivo riguarda la persona in toto.

La logopedista Daniela Barberini ha sottolineato l’importanza delle funzioni del cavo orale che dovrebbero essere, alla luce dei nuovi modelli scientifici e sociali, studiate e curate tenendo conto del loro altissimo livello di complessità: fonazione, masticazione e deglutizione hanno in comune elementi ossei, muscolari e neurologici fortemente interrelati tra loro. Per un trattamento efficace di uno o più elementi o funzioni afferenti al sistema e/o ai sistemi connessi al cavo orale, si sente ormai il bisogno di riferirsi a saperi interconnessi tra loro che sappiano confrontarsi e colloquiare al fine di ottimizzare le cure e generare benessere alla persona. L’altissimo grado di adattività umana infatti può anche rivelarsi negativa in quanto un organismo si adatta a svolgere una funzione anche con strutture non deputate a quel compito biologico. Il riequilibrio e l’integrazione delle cure sembra l’unica via di accesso al cambiamento del sistema corpo-mente, generatore di benessere e salute nelle persone.

Umberto Scirman, dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche ha affrontato il tema delle Tecniche Olistiche in ausilio al trattamento di Disturbi da Stress ed Emozionali. Ha esposto il tipo di sostegno che le tecniche olistiche possono fornire al campo psicoterapeutico e psichiatrico, tenendo particolarmente a sottolineare quanto un operatore olistico e uno psicoterapeuta o psichiatra siano due distinte figure professionali entrambi valide ma con specializzazioni diverse e con una preparazione ed una competenza molto differenti. Le tecniche di sua competenza sono legate all’utilizzo delle vibrazioni dei corpi sottili del campo magnetico umano, similari alle tecniche di Qi Gong tipiche della tradizione orientale cinese. Il principio su cui si basano è il seguente: quando due campi magnetici vengono messi in relazione, quello con frequenze vibratorie più basse viene maggiormente amplificato in relazione al tempo e alle qualità vibratorie del campo con frequenze maggiori.
Nel corpo umano le tensioni emotive e lo stress, energie dalla frequenza vibratoria più bassa e quindi nocive, si manifestano attraverso contrazioni involontarie della muscolatura e alterazioni dell’attività cerebrale ed ormonale. Attraverso la tecnica di connessione vibratoria le frequenze magnetiche dell’operatore vanno ad agire su queste contrazioni e alterazioni favorendo un ripristino accelerato dell’equilibrio fisico. Questa metodologia si è rivelata efficace e ha mostrato una notevole riduzione dei livelli di ansia, stress e alterazioni del campo emotivo, soprattutto se accompagnata da un percorso terapeutico di tipo psicologico.
Il duplice supporto dello psicologo e del terapeuta olistico consente all’assistito di razionalizzare, comprendere e correggere, gli atteggiamenti e pensieri inconsci legati al disturbo. In questo modo egli può raggiungere una maggiore consapevolezza di se stesso e diventare padrone della propria vita. «A volte ci si abitua talmente tanto ad una maschera che ci si dimentica di averla. Al tempo stesso succede che noi leghiamo una persona ad una maschera e non riusciamo più a vederla diversamente. Insegnare nuovamente alla Persona che egli non è la malattia, che non è il problema che ha, e accompagnarlo nell’apprendere a guardare la realtà che lo circonda con gli occhi che egli stesso sceglie per sé».

Antonia Di Caprio, Biologa nutrizionista, ha sottolineato l’importanza di utilizzare metodi di cottura naturale per potere nutrire il corpo con un cibo sano e vivo, sfatando tanti luoghi comuni. 

Boris Aranovich, esperto in medicina complementare, docente presso Axelson Institute di Stoccolma, Harward University di Boston, ha parlato dell’importanza dell’equilibrio della struttura dell’acqua per riordinare e migliorare i processi metabolici del corpo, illustrando anche un apparecchio in grado di modificare la struttura dell’acqua presente nel corpo umano.

Salvatore Oliverio, osteopata esperto del benessere, ha evidenziato l’importanza della rigenerazione e dell’omeostasi per il conseguimento dell’equilibrio. 

Volfango Perotti, Odontoiatra, omotossicologo, membro «Commissione per la formazione nelle medicine non convenzionali» della Regione Umbria-Direzione Regionale e Salute, ha sottolineato la stretta correlazione tra «Odontone ed Emozioni».

Vincenzo Valenzi, direttore del dipartimento di Scienze Biomediche di Unimeier, nel suo Intervento «Da Oriente a Occidente verso la medicina integrata» ha sottolineato come lo sforzo per andare oltre i pregiudizi e le botteghe piccole e grandi nell’interesse della Medicina e della salute è importante ed ha auspicato che ci si possa esercitare per l’avanzamento della medicina valorizzando tutti i contributi delle varie Scuole in una visione scientifica unitaria. In particolare l’Occidente con i suoi formidabili sviluppi scientifici tecnologici e industriali non è bene che resti vittima del fuoco amico delle reazione avverse della farmacoterapia che può e deve curare la salute e il benessere anche secondo le recenti direttive della terapia di precisione che sembra proprio essere a portata di mano.
Vincenzo Valenzi con i suoi studi scientifici ha evidenziato come sia vantaggioso orientarsi verso la biochimica quantistica che può contribuire a decifrare le attività del clima sulla salute che sembra esercitarsi sui meridiani con variazione dello stato elettrico degli stessi (ponendo le basi per il rilancio della climatoterapia in particolare montana oggi sempre più attuale mentre le città sono sempre più inquinate e l’Italia rischia una procedura d’infrazione per i danni dell’inquinamento alla salute.
Un analogo modello di interazione chimico-quantistico sembra essere presente nel meccanismo di azione dei farmaci con effetti coerenti o incoerenti degli stessi che potrebbero guidare la scelta terapeutica riducendo le reazioni avverse. Numerose collaborazioni tra Oriente e Occidente (Kiev Novasibirsky, Roma, Parigi, Boston, New Dely, ecc.) sono in corso per dare un contributo al superamento dei Muri, su basi scientifiche, che tengano conto comunque della grandezza e della potenza della millenaria esperienza medica Orientale che grazie all’elettronica e alle teorie quantistiche può essere sempre più decifrata e integrata in modo mirabile alla potenza della Medicina Occidentale.

La costante attenzione alla ricerca avanzata (non convenzionale) non solo nel settore medico biologico, ma anche nel settore dell’energia nucleare fredda (si fa per dire, raggiungendosi oramai temperature oltre i mille gradi, sublimazione dell’oro nelle celle di Focardi Stremmenos, con distruzione dei reattori, ha portato il senatore Scilipoti ai vertici della Commissione Scienza della Nato riaprendo di fatto la partita della Fisica di frontiera applicata alla vita e alla produzione di energia a basso impatto ambientale.
Una sfida che ha visto molte carriere bruciate, ma di cui l’Occidente e il Mondo intero hanno un drammatico bisogno per realizzare uno sviluppo sostenibile che salvaguardi l’ambiente e la salute che resta un valore fondante le Costituzioni e le Leggi in ogni emisfero.
Se ne è continuato a discutere il 21 aprile sempre a Roma al Convegno su «Biosicurezza, Biotecnologie e Scienza della Vita. “Laudato si’”. Preghiera per la nostra Terra» e ad Olbia dove Novosibirsky Alexander Trofimov ha tenuto un lungo workshop sull’influenza delle tempeste magnetiche solari sulla salute umana e sullo sviluppo di sistemi per prevenire turbe vascolari e frenare i processi entropici di invecchiamento.