Che cos’è e come gestire un geoparco

1483
Rocce laviche Timpa delle Murge sul Pollino
Tempo di lettura: 3 minuti

Un geoparco globale Unesco non è un museo bensì un laboratorio efficiente dove le persone possono essere coinvolte nella ricerca scientifica dal livello scientifico accademico più alto a quello del semplice visitatore curioso

Si è svolto a Roma il convegno «I Geoparchi e la comunità scientifica italiana di Scienze della Terra». Sono state esplorate nuove forme di interazione tra i geoparchi e la comunità scientifica italiana di Scienze della Terra, intesa quale conglomerato di Università ed Enti di ricerca, per rafforzare i rapporti già esistenti.
A partire da una quindicina di anni fa, l’Unesco e l’Unione internazionale di Scienze geologiche hanno appoggiato la creazione di una rete mondiale di geoparchi.
Dal novembre del 2015, durante la 38° Conferenza generale dell’Organizzazione, i 195 Stati membri dell’Unesco hanno deciso che la rete dei «Global Geoparks» diventasse una iniziativa ufficiale dell’Unesco, sottolineando l’importanza attribuita dagli Stati membri alla valorizzazione e fruizione del patrimonio geologico.
Al momento ci sono 127 «Unesco Global Geoparks» in 35 nazioni, di cui 10 sono in Italia.
Ma cosa sono gli Unesco global geoparks?
Questi sono aree particolari dove il patrimonio geologico, o geodiversità, è importante a livello internazionale e pertanto sono aree incoraggiate a lavorare con le istituzioni accademiche per impegnarsi nella ricerca scientifica attiva nel campo delle Scienze della Terra e di altre discipline per fare avanzare le conoscenze della terra e dei processi che la governano.
Un geoparco globale Unesco non è un museo bensì un laboratorio efficiente dove le persone possono essere coinvolte nella ricerca scientifica dal livello scientifico accademico più alto a quello del semplice visitatore curioso.
Appare ovvio che la comunità scientifica italiana di Scienze della Terra non può che valutare positivamente qualunque iniziativa che promuova la conoscenza delle sue discipline presso il pubblico generale. E a tal fine molti docenti e ricercatori sono già stati coinvolti nell’individuazione e descrizione di itinerari e geositi, nonché nella preparazione dell’application per entrare nel network dei geoparchi.
Le possibili interazioni del mondo scientifico di Scienze della Terra nei confronti dei geoparchi possono essere sintetizzate in tre punti:
– collaborazione nello sviluppo delle conoscenze scientifiche necessarie per la preparazione di itinerari geologici e la caratterizzazione di geositi e per la preparazione di materiale illustrativo;
– collaborazione all’addestramento ed al miglioramento delle competenze scientifiche geologiche del personale dei geoparchi, la formazione delle guide;
– utilizzo di strutture, locali ed attrezzature dei geoparchi per scopi didattici, quali escursioni e tesi, e come base logistica per seminari, conferenze e convegni scientifici.

Una collaborazione che d’altra parte potrebbe presentare diverse problematiche come il presunto inadeguato livello scientifico di un geoparco al cospetto di un dipartimento o un centro di ricerca impegnato in ricerche di avanguardia, la finalità specifica e la struttura amministrativa quali la conservazione del patrimonio botanico e faunistico di un geoparco di frequente legato a Parchi nazionali, la finalità di un geoparco non solo legata alla conservazione di siti geologici e alla gestione della fruizione di geositi e paesaggi di interesse geologico ma anche di promozione dello sviluppo sostenibile delle aree che occupa.
In definitiva, un convegno che ha voluto mettere al centro del dibattito la necessità di una collaborazione serrata tra comunità scientifica e geoparchi e questo avendo come finalità quella di sfruttare le conoscenze scientifiche che la scienza possiede e sviluppa, incanalarle per permettere l’esistenza stessa del Geoparco.
Il convegno è stato organizzato dall’Accademia nazionale dei Lincei e con il patrocinio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la Cultura (Unesco), il Comitato nazionale italiano Geoparchi mondiali Unesco, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), l’Associazione italiana di geografia fisica e geomorfologia (Aigeo), la Società paleontologica italiana (Spi), la Società italiana di mineralogia e petrografia (Simp), la Società geologica italiana (Sgi).

 

Elsa Sciancalepore