Raccolta vetro, rischio caos per colpa della burocrazia

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Il Consorzio fa sapere che fra pochi giorni la raccolta del vetro entrerà in crisi a Roma e in molte località del Centro-Sud per problemi burocratici riguardanti l’impianto di recupero di Supino (Fr), uno dei principali d’Italia

«Il recupero e riciclo della raccolta di rifiuti di imballaggi in vetro nella città di Roma e in molte aree del Centro–Sud rischia di entrare in crisi. L’aumento della raccolta delle aree in ritardo, l’estate calda e il grande afflusso turistico hanno aumentato la raccolta, che nei primi dieci mesi è cresciuta nel Mezzogiorno di quasi il 14%, con punte di oltre il 50% in Sicilia, 45% in Basilicata, 23% in Calabria. Questa crescita ha anticipato le quantità affluite allo stabilimento Vetreco di Supino (Frosinone), saturando prematuramente la capacità produttiva autorizzata dalla Provincia di Frosinone», è quanto ha dichiarato Franco Grisan, Presidente di CoReVe, il Consorzio che in Italia gestisce la raccolta differenziata del vetro.
Lo stabilimento di Supino recupera circa il 30% del vetro raccolto al Sud e circa il 50% di quello della città di Roma. L’inghippo è comunque burocratico, infatti, dice Grisan «il paradosso di questa situazione è che la valutazione di impatto ambientale fatta dalla Regione Lazio permetterebbe allo stabilimento di ricevere quasi il doppio delle quantità attuali e che queste potrebbero tranquillamente aumentare del 50% semplicemente passando da una organizzazione a 2 turni ad una stabile a 3 turni a parità di impianto, fra l’altro con aumento della manodopera impiegata sia nell’impianto sia nell’indotto. Questa situazione ha dell’assurdo e potrebbe avere conseguenze molto gravi».
L’assurdità di questa situazione è che dopo aver messo in campo tanti sforzi per far crescere la raccolta differenziata nel Centro-Sud ora «uno dei più importanti stabilimenti preposti al trattamento non può svolgere al meglio la propria funzione per incomprensibili vincoli burocratici».
Da qui l’allarme per evitare il collasso del sistema di raccolta per evitare «un possibile problema di decoro e di ordine pubblico in molte città del Centro-Sud, Roma compresa».
CoReVe ha già sollecitato le autorità preposte ad agire celermente per evitare la paralisi del sistema, «ma per ora nulla è stato fatto».
Intanto il CoReVe ha già informato che, siccome nei mesi di novembre e dicembre potrà ricevere solo 18.700 tonnellate, mentre dovrebbe accogliere, se i conferimenti dovessero mantenere i ritmi di ottobre, 46.000 tonnellate conferite, continuerà a ricevere i rifiuti di imballaggi in vetro finché gli è possibile, dopo dovrà fermarsi con la conseguenza che i rifiuti rimarranno lungo le strade di Roma e di molte città del Centro-Sud.
Un rischio, questo, nato dalle differenti posizioni espresse da organi diversi della pubblica amministrazione: l’impianto, infatti, a suo tempo aveva ricevuto l’autorizzazione da parte della Regione Lazio per raccogliere 400.000 tonnellate all’anno di rifiuti di imballaggi in vetro, mentre quella ricevuta dalla Provincia di Frosinone lo abilitava a trattare soltanto poco più di 200.000 tonnellate. Un limite questo che, visti i buoni risultati di raccolta al Sud e i consumi prolungati dovuti al protrarsi della stagione calda, è stato già quasi raggiunto a distanza di più di un mese dalla chiusura dell’anno.
Informata e chiamata ad agire da CoReVe in occasione di un incontro avuto in data 24 ottobre e in una successiva comunicazione ufficiale inviata al Presidente Pompeo il 3 novembre, la Provincia di Frosinone non ha ancora fornito alcun riscontro.
L’impianto di Supino è uno dei più importanti in Italia: qui, infatti, conferiscono rifiuti da imballaggi in vetro provenienti da 788 comuni (ad esempio il 54% dei rifiuti raccolti a Roma) e da 6 regioni del Centro e Sud Italia (Lazio, Campania, Calabria, Abruzzo, Basilicata e Puglia), per una popolazione totale servita di oltre 10 milioni di persone.
Se la Provincia non dovesse rispondere tempestivamente al sollecito ricevuto da parte di CoReVe e intervenire con le azioni correttive necessarie, la conseguenza cui si andrà incontro nel giro di pochi giorni sarà la necessaria interruzione del servizio pubblico di raccolta in molte parti d’Italia. Una conseguenza che CoReVe in primis, ma sicuramente anche la Provincia di Frosinone, vuole scongiurare per il bene dei cittadini e per il rispetto di tutti gli sforzi fatti per arrivare ai risultati attuali di raccolta e riciclo del vetro al Centro-Sud.