Rifiuti, dall’Italia in Albania

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    Il traffico illegale di rifiuti è stato intercettato e bloccato dai Carabinieri del Noe di Ancona, insieme al personale dell’agenzia delle Dogane del porto del capoluogo, hanno sequestrato circa 2 tonnellate di Raee 4 persone denunciate

    Nell’ambito delle attività preventive e repressive dei reati di natura ambientale poste in essere dai Carabinieri del Noe di Ancona e dal personale dell’Agenzia delle Dogane di Ancona, presso l’area portuale della città dorica, nel mese di febbraio sono stati eseguiti frequenti controlli dei rifiuti e delle merci in esportazione verso paesi dell’est europeo.

    In particolare, in due distinte occasioni, è stato controllato:

    • un semirimorchio pronto per la spedizione transfrontaliera verso l’Albania ove erano stivate in maniera scriteriata apparecchiature elettriche prive della prevista documentazione di funzionalità e della documentazione attestante la provenienza, classificabili quali Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), anche pericolosi, costituiti da una cabina per impianto di climatizzazione industriale con relativo motore; trasformatori di corrente industriale; ventole di areazione, termoconvettori e altri rifiuti elettrici.
      Al termine delle attività ispettivo/investigative sull’intero carico, anche mediante l’utilizzo di scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane, una persona è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, in quanto ritenuta responsabile di «gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi e non» e per «tentativo di spedizione transfrontaliera di rifiuti» ed il semirimorchio è stato sottoposto a sequestro penale;
    • un rimorchio articolato, colmo di rifiuti costituiti da Raee domestici e professionali, tutti privi delle previste certificazioni di funzionalità e della documentazione attestante la provenienza, all’interno del quale erano stivati 205 lavatrici e 22 forni fuori uso, per un peso complessivo di circa 19.000 chili, anch’esso destinato in Albania.

    In tal caso sono state tre le persone (di nazionalità nord africana, albanese e italiana) denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, per le ipotesi di reato di «traffico illecito di rifiuti speciali transfrontalieri», «gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi», in concorso.

    I rifiuti, posti sotto sequestro, rimangono a disposizione dell’A.G., in attesa di essere sottoposti a successivi accertamenti e poi essere smaltiti nel rispetto dell’ambiente e le delle normative vigenti.

     

    (Fonte Comando Generale Carabinieri)