25 aprile, Meloni: “Con fine fascismo poste basi democrazia”. Salvini: “Sempre onorato senza sbandierarlo”

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(Adnkronos) – "Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio". Lo scrive su Instagram la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Continueremo a lavorare – aggiunge- per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!". Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dai presidenti del Senato, Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana, del Consiglio Meloni, della Corte costituzionale Augusto Barbera, dal ministro della Difesa Guido Crosetto, e dalle alte cariche militari, ha reso omaggio all'Altare della Patria, deponendo una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto, in occasione della Festa della Liberazione. Il capo dello Stato, che non rinunciò all'omaggio al Vittoriano neanche durante il lockdown, quando si recò da solo a piazza Venezia, si sposterà ora a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, scelta quest'anno per la celebrazione del 25 aprile, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone. La giornata si concluderà nel pomeriggio al Quirinale con l'udienza ai rappresentanti delle Associazioni d'Arma. “Io ho sempre onorato Il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo”. Queste le parole del vice premier e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini arrivando al Sacrario dei Caduti di Milano per la deposizione delle corone di alloro in occasione delle celebrazioni per la giornata della liberazione insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Non ho detto che sarei venuto qui fino all'ultimo per evitare che ci fossero quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi”, ha spiegato. Del resto “vedevo stamattina da Roma delle immagini vergognose, scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco – ha concluso – io spero che in un giorno troppo lontano, il 25 aprile sarà una giornata di unità nazionale”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)