Le polveri sahariane influenzano il clima

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A partire dal 1960, ma in particolare dal 1970, il trasporto delle polveri dall’Africa è aumentato, perché si è aggravata la siccità nel Sahel, aggravamento che persiste tuttora

Le polveri sahariane influenzano il tempo ed il clima della regione caraibica: ma i cambiamenti climatici influenzano la produzione di polveri sahariane. Un fenomeno legato alla temperatura del mare, alle variazioni climatiche.
La scoperta, in parte nota ma arricchita di altri dati, è apparsa su «Science» e vengono riporta i risultati di una ricerca effettuata da istituti scientifici del Noaa (l’ente americano di gestione e di ricerca per l’atmosfera e l’oceano) sul trasporto di polveri e sabbia attraverso l’atmosfera e originate dall’Africa, ma in particolare dal deserto del Sahara. 

L’Enea, riportando la notiza rileva che questo fenomeno influenza il tempo ed il clima della regione caraibica, ma anche del Messico e della Florida. Le polveri, infatti, diventano nuclei di condensazione del vapor d’acqua atmosferico quando l’umidità dell’aria è elevata; la loro maggiore presenza favorisce lo sviluppo delle nubi e la formazione delle perturbazioni meteorologiche, soprattutto se esistono già condizioni di instabilità dell’aria nei bassi strati dell’atmosfera.
Invece, laddove non esistono o sono trascurabili i processi di instabilizzazione termica (come alle medie latitudini o sui continenti) l’aumento delle polveri può portare ad effetti opposti: impedire cioè la formazione delle nubi e quindi aumentare la siccità, oltre che peggiorare la qualità dell’aria. Secondo la ricerca, la causa scatenante è il riscaldamento globale. A causa dell’aggravarsi della siccità del Sahel, è aumentato il trasporto delle polveri dall’Africa; la siccità nel Sahel dipende dall’aumento della temperatura del mare che modifica le correnti aeree; la temperatura del mare, a sua volta, deriva dal riscaldamento globale.
Quando i venti spirano da sud, i problemi derivanti dalle polveri sahariane interessano anche l’Italia meridionale e gran parte del versante tirrenico dell’Italia centrale e settentrionale.