Aree protette, il primato mondiale all’Europa

317
Tempo di lettura: < 1 minuto

Manca una legislazione ad hoc eppure abbiamo il primato mondiale. Stiamo parlando delle aree protette, per le quali l’Europa si aggiudica il primato mondiale: in tutto, nella sola Ue sono 27.000, di cui 600 parchi e 15.000 riserve naturali, per un totale di 64 milioni di ettari, pari al 16,2% dei quattro milioni di chilometri quadrati dell’Unione. Numeri ai quali non corrisponde un adeguato riconoscimento da parte di Bruxelles. Non esiste, infatti, una direttiva ad hoc, in grado di armonizzare le legislazioni e fornire i sostegni economici per lo sviluppo sostenibile di queste aree.
La strada da percorrere per raggiungere un obiettivo che «fa tremare i polsi», secondo lo stesso presidente di Federparchi Matteo Fusilli, è ancora lunga ma il primo passo è stato fatto e si chiama Ope, Osservatorio dei Parchi europei. Nato ufficialmente nel marzo di quest’anno su iniziativa della federazione italiana è entrato nella fase operativa in questi giorni.
Traguardi a lungo termine, quelli che si pone l’Ope ma non solo. L’Osservatorio ha infatti chiesto un incontro per rilanciare il Santuario dei Cetacei e la Convenzione delle Alpi. Due iniziative che per ragioni diverse sono al palo: nel primo caso secondo gli esperti esisterebbe «una cabina di regia» ma mancherebbe «l’equipaggio», nel secondo più semplicemente l’Italia non ha ancora sottoscritto molti protocolli già siglati dai partner francesi e svizzeri impedendo che il progetto, basato sul coordinamento delle politiche, entri a pieno regime.