Documento UE per il seminario di Bonn

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– Versione originale (english)

In vista dell’incontro che ci sarà a Bonn sulle strategie per il dopo?Kyot, la UE sottolinea e avanza tre richieste.

1) I cambiamenti climatici dovuti alle attività umane siano bloccati entro i 2°C e cioè non si superi un aumento massimo di temperatura superiore a 2°C rispetto all’epoca pre-industriale. Di conseguenza, valgono le raccomandazioni Ipcc: riportare le emissioni globali in equilibrio con gli assorbimenti globali (e cioè a livelli di circa 3 miliardi di tonnellate per anno di carbonio o poco più (circa 12 miliardi di tonnellate per anno di anidride carbonica). Questo significa una riduzione delle emissioni del 60% rispetto al 1990 da attuarsi entro la metà del corrente secolo.

2) È urgente una sfida all’innovazione tecnologica: dobbiamo produrre consumare energia senza ricorrere ai combustibili fossili o rendendo la fonte energetica fossile marginale rispetto ai bisogni di sviluppo mondiale. Le strategie complementari per questo obiettivo devono tener conto delle esigenze dei mercati, devono tener conto dei possibili finanziamenti internazionali e della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, devono integrarsi in modo sinergico con le strategie di sviluppo e con le altre politiche settoriali, ecc. Tutto ciò significa una grande sfida che l’umanità deve affrontare nei prossimi 10-20 anni.

3) L’adattamento non è un problema futuro ma attuale e deve essere tagliato ad hoc a seconda del contesto locale, regionale e nazionale. Procedere all’adattamento ai cambiamenti del clima significa già oggi inserire in modo integrato e sinergico, le opportune strategie nei processi decisionali attuali sullo sviluppo e l’uso del territorio.