Il progetto negozi leggeri

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Il progetto Riducimballi-Negozi leggeri si pone come obiettivo la riduzione dei rifiuti da imballaggi in un settore a forte impatto ambientale quale è quello dei detersivi.
Si vuole sviluppare un’interazione tra diversi soggetti locali (cittadini, commercianti, comuni e associazioni) per diffondere una nuova cultura della riduzione innescando una mentalità di consumo/acquisto sostenibile.

Il progetto si articola in due direzioni:
campagne di comunicazione e sensibilizzazione con incontri e conferenze;
partecipazione attiva di esercizi commerciali (alimentari, erboristerie, botteghe equo e solidali).
Le fasi successive consolideranno il progetto e avranno lo scopo di far divenire i tre comuni individuati, centri di riferimento nell’applicazione delle buone pratiche di riduzione già attive sul territorio nazionale e internazionale e di sperimentazione di nuovi sistemi.

1. fase: I DETERGENTI

Si tratta di un’iniziativa a carattere ecologico che si propone di eliminare il problema degli imballi primari nel settore dei detergenti per la casa e che contemporaneamente si pone come obiettivo la diffusione dell’uso dei detergenti a basso impatto ambientale.

Riducimballi elimina i rifiuti perché il contenitore che è fornito al cliente non è un elemento che transita nella casa fino a che è pieno, per poi finire nelle apposite campane della plastica, ma diventa un elemento costante che viene periodicamente riempito di nuovo prodotto.
Acquistando perciò la valenza di un ferro da stiro o di un mobile, ossia di qualcosa che svolge nel tempo una propria funzione, il contenitore del detersivo perde finalmente la propria caratteristica «usa e getta».
Sono offerti ai consumatori detergenti liquidi (per lavatrice, piatti, vetri, pavimenti, lana, ammorbidente…), a basso impatto ambientale, proponendo la ricarica periodica dei flaconi (e della taniche da cinque litri per i maggiori consumi).
In questo modo quando la bottiglia esaurisce il proprio contenuto, il consumatore non la getta ma la riempie attingendo dal serbatoio erogatore.

LA DISTRIBUZIONE

Le esigenze di ricarica dei clienti sono soddisfatte per tramite:

· passaggio casa per casa di un furgone erogatore,
· posizionando nei negozi, nelle botteghe equo e solidali, nei minimarket, dei distributori fissi dai quali i consumatori possono attingere il detergente per riempire i propri flaconi,
· presenza mensile nei mercati zonali.

Il furgone

L’allestimento è costruito su un autotelaio Ducato nel quale è stata ricavata un’ampia furgonatura che si apre completamente nella parte laterale destra, formando così una comodissima pensilina che, all’occorrenza, può essere facilmente verandata.
Il cuore del sistema è un sofisticato impianto di erogazione comandato da computer.
L’operatore deve solamente inserire i flaconi da riempire e il codice cliente; il sistema è completamente automatizzato.
Fisicamente il furgone è attrezzato con serbatoi, iniettori e bilance digitali muniti di un sensore ottico per rilevare la presenza del flacone.
Dopo aver provveduto a colmare il contenitore il sistema calcola in maniera precisa il peso del prodotto erogato e emette automaticamente lo scontrino fiscale.
L’intero blocco può essere rapidamente estratto dal furgone con un comune carrello elevatore e trasformarsi in un’unità fissa self-service

Distributori fissi

Oltre al


sistema mobile, sono stati progettati dei sistemi di distribuzione fissi e mobili.
Quelli fissi possono essere agevolmente installati in negozi, parcheggi di supermercati, piazzole ecologiche, ecc.
I distributori mobili hanno lo scopo di coprire la distribuzione nei mercati rionali e comunali.
Gli espositori per i negozi e le botteghe possono essere di vario tipo in modo da adeguarsi alle esigenze del punto vendita.

2. fase: PROPOSTA DI NUOVI SISTEMI DI RIDUZIONE

Nei comuni che aderiscono all’iniziativa verrà affisso un manifesto sulla riduzione in cui sono messe in luce le buone pratiche di risparmio presenti sul territorio.
Semestralmente vengono proposte iniziative nuove aventi lo scopo di ridurre ulteriormente i rifiuti prodotti.

3. fase: CREAZIONE DELLA BANCA DEL RISPARMIO

Verrà istituito presso il comune di Venaria Reale un centro didattico e informativo sui sistemi per il risparmio di risorse e la riduzione dei rifiuti.

4. fase: CREAZIONE DI UNA COOPERATIVA

Al fine di meglio sostenere il progetto sarà creata una cooperativa sociale avente l’obiettivo di commercializzare i prodotti sfusi garantendo la reale esistenza di un sistema chiuso a livello produttivo.