di Andrea Nardini e Giuseppe Sansoni, edizione Mazzanti Editori
Pagine: 832 | Costo ?: 65.00
L’innovativo manuale «La Riqualificazione Fluviale in Italia», pubblicato a Venezia da Mazzanti Editori è un volume che si presenta come una pietra miliare posta nel dibattito sulla convivenza tra l’uomo e il fiume, quanto mai d’attualità considerati fenomeni alluvionali ed eccezionali siccità che stagionalmente colpiscono le regioni italiane. Gli autori di questo volume offrono in 832 pagine delle risposte concrete alle innumerevoli domande sull’argomento, attraverso l’approccio multidisciplinare della «Riqualificazione Fluviale».
Questo volume, arricchito da 333 figure, 93 tabelle e 55 box, privilegia le strategie rispetto alle tecniche grazie a «linee guida operative», che vengono esposte negli approfondimenti dedicati a dieci casi studio italiani.
Curato da Andrea Nardini e Giuseppe Sansoni del Cirf (Centro italiano per la riqualificazione fluviale), il manuale «La Riqualificazione Fluviale in Italia» è stato elaborato da decine di esperti di diverse discipline in un processo di continua interazione, attraverso workshop tematici, tavole rotonde, incontri di revisione e aggiornamento, per sviluppare una visione comune e cercare i migliori compromessi tra le diverse problematiche che sorgono nella gestione di un corso d’acqua: le esigenze naturalistiche e della sicurezza, la tutela paesaggistica, le possibilità di fruizione del territorio e la sostenibilità economica dei vari interventi.
«La riqualificazione dei corsi d’acqua e dei loro bacini è importante per la conservazione dell’ambiente naturale ? spiega Andrea Nardini ? ma è anche necessaria per conseguire importanti obiettivi socio-economici, come un minor rischio idraulico, una maggiore disponibilità idrica e una migliore qualità dell’acqua. Non è un lusso da paesi ricchi, ma una necessità, resa ancor più urgente dalle crescenti ristrettezze economiche».
Il nuovo manuale del Cirf (acquistabile on line) contiene indicazioni ed esemplificazioni imprescindibili per chi ha potere decisionale nel settore, come le Autorità di bacino, i Consorzi idraulici e gli amministratori locali, per il mondo tecnico-scientifico e per tutti coloro (pescatori, ambientalisti) interessati alla gestione e alla conoscenza dei fiumi.