Matteoli inaugura la nona edizione di Ecomondo

282
Tempo di lettura: 2 minuti

Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli, inaugura a Rimini Fiera la nona edizione di Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile

(nostro servizio) – «Dopo tre anni di travaglio, entro il 15 novembre presenterò al consiglio dei Ministri la legge delega dell’Ambiente, augurandomi si concluda al più presto l’iter della sua approvazione. Il nostro obiettivo è un Testo Unico di riferimento». Con queste parole Altero Matteoli, ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha inaugurato a Rimini la 9a edizione di Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile. Matteoli ha rimarcato come «Ecomondo sia la dimostrazione concreta della validità di determinate scelte politiche», e ha sottolineato la «riprova di quali e quanti passi abbiano fatto scienza e tecnica anche in materia di recupero e riciclaggio dei rifiuti».
Il ministro ha quindi rassicurato gli imprenditori presenti quanto all’impegno assunto in prima persona circa la sburocratizzazione e lo snellimento delle procedure sul tema, anche per quanto riguarda l’applicazione del d.m. 203/2003 (impone agli uffici pubblici e alle società a prevalente capitale pubblico di coprire il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del loro fabbisogno). Punti di riferimento precisi, richiesti d’altro canto dalle altre personalità presenti alla presentazione dell’edizione 2005 di Ecomondo. Come Massimo Ferlini, presidente dell’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti e Roberto De Santis, presidente Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi): che non hanno mancato di sottolineare quanto la politica ambientale faccia bene all’industria. Ma hanno ricordato anche le ombre e i ritardi, tuttora presenti, sull’omogeneità nel perseguimento di raccolta, recupero e riciclaggio rifiuti su tutto il territorio nazionale. Con il Sud fanalino di coda in materia.
L’appuntamento internazionale di Ecomondo costituisce la riprova dell’equazione vincente «Ambiente – opportunità di sviluppo economico». Ma, come ci ha tenuto a rimarcare Luciano Morselli, coordinatore e responsabile scientifico della manifestazione «l’evento può riassumersi in tre parole-chiave: cultura ambientale diffusa, innovazione tecnologica e internazionalizzazione. Ovvero: preparare i giovani per costruire la classe del futuro nel nome della sostenibilità. Promuovere e divulgare le possibilità produttive che consente l’utilizzo di materiali ecosostenibili. Aprirsi al confronto con l’estero, grazie alla presenza di operatori ed espositori provenienti dai Paesi dell’Est e da Marocco, Algeria e Cina».

Francesca Di Tommaso