Il consumo idrico si è moltiplicato per sei, nel corso del 20° secolo, mentre la popolazione mondiale non si è moltiplicata che per tre.
La nostra capacità a soddisfare una domanda planetaria sempre crescente, indica il rapporto, dipenderà da una buona governance e da una buona gestione delle risorse disponibili.
«Una buona governance è essenziale alla gestione delle nostre risorse d’acqua dolce che sono sempre più limitate. Essa è inoltre indispensabile alla lotta contro la povertà ? ha dichiarato Koichiro Matsuura, Direttore generale dell’Unesco ?. Non esiste una ricetta tipo in quest’ambito complesso e variabile. Tuttavia sappiamo che una buona governance deve poggiare su delle istituzioni adeguate, a livello nazionale, regionale e locale, su dei quadri giuridici stabili ed efficaci, e su delle risorse umane e finanziarie sufficienti.
«Esercitare una buona governance richiede ugualmente che siano rispettate ?le libertà essenziali, come la libertà di espressione e di diritto di organizzarsi?», ricorda il rapporto, e sottolinea che «se i cittadini non possono avere accesso a delle informazioni di base relative alla qualità dell’acqua e alle riserve disponibili, essi non hanno quasi alcuna possibilità di potersi opporre a delle gestioni idriche che nuocciono all’ambiente o di mettere le istanze di governo concernenti di fronte alle loro responsabilità».