Una campagna di sostenibilità energetica nelle scuole

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Per rafforzare la sensibilità dei ragazzi, dei giovani e delle loro famiglie sui temi della nuova coscienza civile da cui il nostro tempo non può più prescindere

Il rapporto tra uomo e natura diventa sempre più critico e delicato e cresce sempre più la consapevolezza di esserne coinvolti nei fatti e nei comportamenti della vita quotidiana.

L’energia serve allo sviluppo dell’umanità, ma il suo uso irrazionale mina le basi di una crescita sostenibile, equilibrata e duratura del pianeta, sempre più minacciato dai fenomeni dei cambiamenti climatici, che impegnano in questi mesi la Comunità Internazionale in un confronto risolutivo per una svolta profonda delle politiche pubbliche.

La civiltà che sapremo costruire dipende largamente dalla nostra capacità di ripensare in maniera intelligente e responsabile la domanda ed il consumo di energia, ossia il nostro stile di vita, rendendolo sempre più attento all’eliminazione degli sprechi e all’utilizzo di nuove tecnologie capaci di produrre energia senza emissioni.

Per questo la Società energetica lucana, in collaborazione con la Fondazione eni Enrico Mattei, realizza «Energy School», una campagna di educazione alla sostenibilità energetica e ambientale, che assume lo spazio scuola per rafforzare la sensibilità dei ragazzi e dei giovani e delle loro famiglie sui temi della nuova coscienza civile da cui il nostro tempo non può prescindere.

La campagna, che si svolgerà tra dicembre 2009 e maggio 2010, coinvolgerà i giovani delle scuole di diverso ordine e grado dei Comuni di Potenza, Matera, Policoro, Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro, in diverse attività, tra le quali uno spettacolo di teatro scientifico «Terra: istruzioni per l’uso. Riduciamo la CO2!», e seminari didattici sull’edilizia sostenibile, sullo stato dell’arte e le prospettive dell’energia e sui risvolti socio economici dello sviluppo sostenibile.

Le scuole lucane, disponibili alla predetta offerta formativa, potranno segnalare il loro interesse direttamente al sito web.

(Fonte Regione Basilicata)