La riunione informale dei Capi delegazione e Capi di governo

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Brasile e Cina si sono lamentati della poca trasparenza della Presidente danese Connie Hadegaard.

Sudan a nome dei G-77 ha chiesto di continuare a procedere su due binari paralleli per le due bozze di trattato: uno (Awg-Kp) per ambiziosi impegni dei paesi industrializzati al 2020 e l’altro (Awg-Lca), per gli ambiziosi impegni al 2050 e per la cooperazione e l’assistenza (finanziaria e tecnologica) dei paesi industrializzati ai Paesi in via di sviluppo sulle strategie di mitigazione (ma senza impegni vincolanti) e sulle strategie di adattamento ai cambiamenti del clima.

Etiopia ha sottolineato l’importanza delle risorse finanziarie per sbloccare il negoziato e chiede che siano assegnati almeno 10 miliardi di dollari per anno nella fase iniziale fino al 2020, di cui il 40% da assegnare all’Africa. Sul lungo periodo, a partire dal 2020 in poi occorrono almeno 100 miliardi di dollari di cui il 50% da assegnare ai Paesi più poveri dell’Africa ed agli Stati delle piccole isole oceaniche. La gestione dei fondi dovrebbe avvenire da parte di un comitato rappresentato dal 50% dei Paesi industrializzati e dal 50% dei Paesi in via di sviluppo

Grenada a nome dell’Aosis ha insistito sull’obiettivo a lungo termine di 1,5°C e per forti riduzioni delle emissioni dei paesi industrializzati entro il 2020 per i gravi rischi di sopravvivenza delle piccole isole oceaniche.

Unione europea ha insistito su un trattato unico omnicomprensivo e legalmente vincolante per tutti (integrazione dei due pezzi Agw-Lca e Agw-Kp) ed ha chiesto che Usa assumano impegni vincolanti analoghi a quelli europei e che Cina ed altre economie emergenti assumano impegni adeguati ma vincolanti, con l’assistenza dei Paesi industrializzati.

L’Australia ha detto che, se anche le economie emergenti si associano allo sforzo dei Paesi industrializzati, si può giungere ad un taglio delle emissioni del 50% al 2020 e quindi venire incontro anche alle esigenze espresse da Grenada per gli Stati delle piccole isole oceaniche che temono di andare a finire sott’acqua.

Cop ad alto livello

Nel pomeriggio di ieri è iniziata la sfilata degli interventi dei Capi di stato e di governo. Nei loro interventi dovrebbero rispondere ai seguenti problemi controversi (promemoria dei punti da toccare nel discorso)

1) Forma legale del nuovo trattato: a) unico trattato vincolante per tutti con protocollo di Kyoto che confluisce nel trattato LCA , b) due trattati, di cui il protocollo di Kyoto emendato è legalmente vincolante e l’altro non vincolante, c) due trattati di cui entrambi legalmente vincolanti (protocollo di Kyoto emendato e LCA), ma distinti.

2) Impegni di riduzione quantificati dei paesi industrializzati ed impegni di riduzione in termini di azioni e piani di crescita economica dei paesi in via di sviluppo in modi da far diminuire di almenno il 15-30% la crescita delle loro emissioni aggregate

3) Risorse finanziarie richieste (dai paesi in via di sviluppo) o da mettere a disposizione (dai paesi industrializzati) sul breve e lungo periodo in relazsione sia al punto 2) precedente, sia alle esigenze di adattamento dei paesi più poveri.

4) Se si aaumono impegni deve essere manifestamente espresso anche il consenso a regole di verifica e controllo per l’attuazione degli impegni.