Senza mente… e l’arte diventa educativa

552
Figura 1. Stampa antica dell'eruzione dell'Etna del 1669 (autore Giacinto Platania, quadro esposto presso la Cattedrale di Catania). L'intrusione si propagò per circa 16 km dall'area sommitale verso il fianco Sud del vulcano sino a quota 800 metri s.l.m. in prossimità dell'abitato di Nicolosi. Da qui, accompagnata da una forte attività esplosiva che generò i coni eruttivi denominati Monti Rossi, fuoruscì il flusso lavico che rapidamente si diresse verso il mare distruggendo totalmente numerosi villaggi e la parte occidentale della città di Catania.
Tempo di lettura: < 1 minuto

Dieci artisti mostreranno presso l’ipogeo della cittadina pugliese le proprie creazioni. Installazioni, dipinti, pitture di paesaggi, rappresentazioni di coste e sculture di ogni genere riempiranno gli anfratti dell’ipogeo avvolgendo e catturando l’attenzione dei visitatori

Parte oggi e durerà sino al 21 marzo la rassegna di arte contemporanea a Mola di Bari.

Dieci artisti locali mostreranno presso l’ipogeo della cittadina pugliese le proprie creazioni. Installazioni, dipinti, pitture di paesaggi, rappresentazioni di coste e sculture di ogni genere riempiranno gli anfratti dell’ipogeo avvolgendo e catturando l’attenzione dei visitatori.

Ad organizzare l’intera rassegna due artisti contemporanei: Domenica Fanizza e Giuseppe Pansa. A loro il merito di portare e raccontare attraverso l’arte la città di Mola, i suoi scorci più belli e i suoi angoli più nascosti. L’obiettivo è proprio quello di far conoscere dei posti bellissimi di cui la città è dotata esaltando artisti emergenti e conterranei.

Oltre ai due artisti organizzatori dell’evento, sono protagonisti di questo progetto gli artisti: Maria Losito, Michele Berlingerio, Niky Calefati, Domingo Bombini, Sabino Rutigliano, Alessio Amodio, Quirico Mura e Ugly B.

La mostra, intitolata Senza Mente, si presenta come una sorta di percorso cognitivo in cui si cerca di superare la soglia della banalità, del quotidiano e abituale per entrare in una dimensione diversa. L’ambiente che ospita la mostra offre infatti suggestione, lo spazio perde la sua fisicità e cerca di condurre il visitatore verso la città, la sua storia e i suoi posti più caratteristici.