Il mondo raccontato dal cinema del reale

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Torna per il settimo anno consecutivo la Festa del Cinema del Reale, rassegna cinematografica di documentari diretta dal regista Paolo Pisanelli in programma nella cittadina medievale salentina fino a domani

 

 

 

Avrà luogo nel cinquecentesco Castello Risolo di Specchia (Lecce) l’edizione 2010 della Festa di Cinema del Reale, che quest’anno accoglie al suo interno il Festival del cinema documentario. L’evento, cofinanziato dalla Ue, dalla Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission, ospiterà registi, produttori, turisti e tutti gli appassionati di cinema.

 

Quest’anno il tema della rassegna è «Cuori/Pietre/Trasformazioni» perché, come ha spiegato in conferenza stampa Paolo Pisanelli, filmaker e direttore artistico della manifestazione, questa festa invita a volgere gli sguardi sullo schermo per incontrare cuori appassionati, durezze di pietre e differenti trasformazioni attraverso il cinema più spericolato, curioso e inventivo che si possa vedere e ascoltare.

 

Importanti personalità del mondo della settima arte arriveranno in questi giorni nella cittadella del cinema di Specchia. Registi del calibro di Michelangelo Frammartino, Daniele Vicari, Pietro Marcello, Rossella Piccinno, Laura Halilovic, Costanza Quatriglio e altri ancora renderanno omaggio a Elio Piccon, innovativo cineasta degli anni 50/60 e Gianfranco Mingozzi, regista recentemente scomparso che ha sempre seguito e collaborato al progetto del Cinema del Reale.

 

Un programma ricco di eventi, proiezioni, mostre, installazioni, concerti accoglierà quanti vorranno partecipare a questa grande festa. Una finestra aperta sul mondo per raccontare, attraverso immagini, suoni e parole, la realtà che ci circonda senza l’ausilio di effetti speciali, perché speciale è il soggetto della narrazione. Un cinema semplice, che resiste alla crisi perché si può girare ovunque, che spinge le persone a raccontarsi ed incontrarsi, lasciando impresse sulla pellicola ricordi belli e memorie che si vorrebbero lasciar cadere nell’oblio.