Errani: passi in avanti anche se il parere è negativo

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«Le Regioni hanno espresso parere negativo sul decreto relativo agli incentivi per gli impianti fotovoltaici», lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani.
«A determinare il parere negativo – ha spiegato Errani – il fatto che non siano state accolte le nostre proposte tese a salvaguardare i diritti acquisiti dagli operatori e a garantire un decremento delle tariffe in linea con le esigenze del settore e con la necessaria tutela dei posti di lavoro. Il lavoro delle Regioni ha comunque già portato a migliorare il testo proposto dal Governo e anche i passi in avanti registrati oggi vanno sottolineati. In particolare sul fronte delle bonifiche dall’amianto che il sistema premiale previsto promuoverà ulteriormente. Un risultato che oggi, Giornata mondiale Vittime dell’amianto, assume anche una valenza simbolica. Importante anche l’accoglimento della proposta delle Regioni finalizzata a salvaguardare la produzione nazionale della componentistica necessaria alla realizzazione degli impianti.

«Le Regioni – ha concluso Errani – data l’importanza strategica dell’energia fotovoltaica nella prospettiva dell’attuazione del Protocollo di Kyoto continueranno comunque il confronto con l’esecutivo per migliorare ulteriormente il testo del decreto».

Dopo il confronto in Conferenza Unificata sul provvedimento relativo agli incentivi per il fotovoltaico il Governo appare possibilista. «Il decreto ministeriale su fotovoltaico e solare si può modificare, oppure farne un altro ex novo»: è quanto ha riferito il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia in risposta alla posizione negativa assunta dalle Regioni.
«Bisogna dire – che molte proposte delle Regioni sono state apprezzate dal governo», ha spiegato il sottosegretario. «Il solare-fotovoltaico è un’esigenza del paese, delle realtà territoriali e delle imprese, le quali sono sicuro apprezzeranno il lavoro fatto per mettere a punto questo decreto ministeriale».

Al governo il decalage previsto «sembra graduale; le imprese potranno realizzare i loro impianti con serenità da qui al 2013. Soprattutto – ha aggiunto – fino ad agosto, termine entro il quale potranno realizzare gli investimenti con gli incentivi, grazie a quanto fissato nell’ambito del terzo Conto Energia». Sul fronte degli incentivi Saglia ha concluso che «se questi arrivano al 20-30% ci troviamo di fronte al margine giusto; ma se il livello dovesse attestarsi intorno al 70% allora ci troveremmo di fronte ad un fenomeno speculativo».

Nonostante la modifica del decreto sia possibile con un altro provvedimento, Saglia ha sottolineato: «Io mi auguro che questo provvedimento possa durare anche perché cambiare troppo spesso la norma non aiuta. Ora è il sistema che deve vedere come funziona – ha sottolineato Saglia riferendosi al decreto – noi abbiamo accolto alcune osservazioni delle Regioni». Regioni che, ha ricordato il sottosegretario, hanno espresso un parere negativo ritenendo che non fossero state accolte alcune richieste.

«Qualcuno ha strillato troppo e nessuno fallirà a causa dei provvedimenti del governo», ha affermato il sottosegretario allo Sviluppo Economico. Ricominceranno i lavori, le banche ricominceranno a fare credito – ha aggiunto – Qualcuno guadagnerà meno ma il giusto». Saglia ha poi confermato che il governo ha accolto la richiesta delle Regioni, rispetto ai diritti già acquisiti, di prorogare il regime del Terzo conto energia fino ad agosto: «chi finirà l’allacciamento entro il 31 agosto potrà godere degli incentivi correnti».

Secondo il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, «c’è accordo quasi su tutto, su alcuni punti c’è invece in corso un approfondimento tecnico». «Bisogna uscire con un accordo con le Regioni perché il decreto deve essere assolutamente “sfornato” entro la settimana. Le questioni di fondo sono state tutte risolte. Ora ci sono dei piccoli aspetti che bisogna approfondire».