Agricoltura più verde per alimenti più sani

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La proposta di risoluzione, approvata con 40 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astensioni, sarà votata nella plenaria del Parlamento europeo il 22-23 giugno

Se la futura politica agricola comune dell’Unione europea sarà sostenuta da tutti i contribuenti dell’Ue, essa dovrà garantire la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente, creare nuovi posti di lavoro e fornire energie rinnovabili. Questa la conclusione della commissione Agricoltura del Parlamento europeo nella riunione di mercoledì scorso.

Questo significa mantenere immutato il bilancio agricolo dell’Unione, in modo tale che gli agricoltori siano motivati a rispondere a queste nuove sfide.

Il presidente della commissione, l’italiano Paolo De Castro (S&D), ha dichiarato: «Il voto di oggi è il risultato di un lavoro a lungo termine che ha coinvolto tutti i gruppi politici ed ha fissato i principi generali della nuova Pac», quali l’occupazione, una nuova funzionalità “verde”, più flessibilità per gli Stati membri e una linea di bilancio speciale in caso di crisi di mercato».

La riforma della legislazione agricola dell’Unione, avviene in parallelo con le discussioni sul bilancio pluriennale dell’Unione.

Come rendere la Pac più verde?

I deputati ritengono che la politica agricola dell’Ue debba acquisire una nuova legittimità agli occhi dei cittadini europei, fornendo un approvvigionamento affidabile di alimenti di alta qualità, contribuendo nel contempo alla tutela dell’ambiente e producendo energia rinnovabile. Il finanziamento della Pac deve essere sufficiente per far fronte a queste nuove sfide ma deve anche incoraggiare gli agricoltori ad utilizzare tecnologie più moderne ed ecocompatibili.

Occorre inoltre un sistema di «incentivi», finanziati per intero dall’Unione europea, per sostenere gli agricoltori che utilizzano metodi sostenibili e gestiscono bene risorse come l’acqua, il suolo e l’energia. Infine i pagamenti diretti agli agricoltori dovrebbero essere direttamente connessi alle «misure verdi» che questi adottano, come ad esempio una bassa emissione di carbonio o un basso consumo energetico.

Una distribuzione più equa del sostegno finanziario

La commissione agricoltura chiede una più equa distribuzione dei finanziamenti fra gli Stati membri e le diverse categorie di agricoltori. I criteri di supporto sino ad ora utilizzati, che hanno portato alle attuali disparità, vanno sostituiti con i nuovi criteri oggettivi.

Ad esempio, i nuovi Stati membri ricevono attualmente un sostegno finanziario minore per agricoltore rispetto a quanto accadeva per gli altri Paesi in passato.

In futuro, dicono i parlamentari, ciascun paese dell’Ue dovrebbe avere una percentuale minima dei pagamenti medi dell’Unione.

I parlamentari hanno anche accolto positivamente, come suggerito dalla Commissione europea, l’introduzione di un tetto massimo per i pagamenti diretti alle aziende.

In futuro peseranno diversi fattori quali le dimensioni, il livello di occupazione e il grado di protezione ambientale di ciascuna azienda.

Per evitare l’uso improprio di fondi pubblici i pagamenti diretti dovranno essere riservati agli «agricoltori attivi», cioè a coloro che utilizzano terreni per la produzione. Tuttavia è necessario che la Commissione europea definisca in modo più chiaro il significato di «agricoltori attivi». Speculazione, gestione delle crisi e la contrattazione degli agricoltori: StabilitàLa lotta contro la speculazione sui prodotti agricoli è essenziale per ridurre l’estrema volatilità dei prezzi e garantire maggiore stabilità per gli agricoltori all’interno e all’esterno dell’Ue.In particolare, in caso di crisi, dovute a fluttuazioni del prezzo o di altri fattori, dovrebbero essere resi disponibili finanziamenti speciali dal bilancio Ue per garantire una risposta rapida.Infine, i deputati ritengono che la nuova legislazione sia necessaria per migliorare il potere contrattuale delle organizzazioni dei produttori nella catena di approvvigionamento alimentare, con maggiore trasparenza dei prezzi e meno pratiche commerciali sleali, per frenare in tal modo la tendenza alla diminuzione del reddito degli agricoltori.

Passi successivi

La proposta di risoluzione, approvata con 40 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astensioni, sarà votata nella plenaria del Parlamento europeo il 22-23 giugno 2011. A seguire la Commissione europea presenterà in autunno il progetto legislativo, il cui contenuto definitivo sarà disposto dal Parlamento europeo e dal Consiglio in base alla procedura di codecisione.

(Fonte Parlamento europeo)