Piano Ue per tutelare le risorse idriche

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acqua brocca
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Lo scopo principale del progetto è quello di ridurre le perdite del flusso d’acqua pubblica, che attualmente rappresenta circa il 20% del consumo totale, soprattutto a carico di case ed edifici

Un piano dettagliato per le politiche idriche necessarie, il«Blueprint per la salvaguardia in Europa delle risorse idriche» sarà pubblicato dalla Commissione europea con il proposito di farla applicare entro il 2020.

Lo scopo principale del progetto è quello di ridurre le perdite del flusso d’acqua pubblica, che attualmente rappresenta circa il 20% del consumo totale, soprattutto a carico di case ed edifici.

Questa iniziativa è in linea con un’alleanza globale per la gestione idrica lanciata in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua.

Negli ultimi anni è aumentata la differenza del tasso d’acqua disperso tra gli Stati membri d’Europa. L’acqua sta diventando una risorsa sempre più preziosa.

Oltre l’11% degli europei e il 17% del territorio europeo sono stati colpiti di recente dal problema della scarsità d’acqua, costato all’Ue circa ? 100 miliardi di danni oltre alla perdita dovuta alla mancata produzione potenziale.

La CE sta guardando anche oltre gli obiettivi tecnologici, e la pianificazione delle risorse idriche, studiando come i prodotti ad alta efficienza possano migliorare la gestione dell’oro blu all’interno degli edifici, concorrendo alla riduzione in bolletta.

Un esempio sono i nuovi rubinetti per la doccia a risparmio idrico, che attualmente attendono di essere inseriti nella Direttiva sulla progettazione Ecocompatibile dell’Ue.

Tuttavia, questo genere di misure potrebbe non essere necessaria, dal momento che il consumo d’acqua per uso domestico rappresenta solo il 7% del totale, una minima parte considerato l’uso massiccio che ne fanno le aree produttive, come l’agricoltura e la manifattura.

«Vorrei chiedere loro di implementare la direttiva esistente, che è già buona», commenta a riguardo Richard Seeber, membro austriaco del Partito popolare europeo (Ppe).

Peccato però che La Direttiva Quadro nel settore delle acque, non sia mai stata applicata, come sottolinea anche Sarolta Tripolszky, membro dell’Ufficio europeo per l’ambiente (Eeb).