In Ue principi comuni per le attività marittime

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Riconosce che qualsiasi attività che si svolge nelle acque marine dovrebbe essere effettuata in un modo che è economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile, in particolare quando sono in gioco obiettivi fra loro in competizione

La Commissione europea ha pubblicato la Pianificazione dello spazio marittimo (Msp),uno strumento progettato per il monitoraggio degli impatti economici, sociali e ambientali delle attività nelle aree marine, particolarmente efficace nelle zone in cui più settori produttivi sono in competizione per lo spazio marino.

Il concetto di Msp riconosce che qualsiasi attività che si svolge nelle acque marine dovrebbe essere effettuata in un modo che è economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile, in particolare quando sono in gioco obiettivi fra loro in competizione.

In realtà, solo tre Stati membri dell’Unione europea, il Regno Unito, Germania e Paesi Bassi, hanno sviluppato una legislazione esplicita a riguardo.

Ma nonostante le misure delle Msp, questi paesi non hanno a disposizione indicazioni esplicite per la cooperazione in materia di piani territoriali e programmi con i paesi vicini che condividono una stessa regione marina, ad eccezione delle procedure di consultazione dei requisiti della valutazione ambientale strategica (Vas).

Le attuali leggi internazionali e i regolamenti comunitari offrono l’opportunità per gli Stati di intraprendere il Msp, ma non contengono i requisiti giuridicamente vincolanti per quanto riguarda la sua applicazione dal momento che l’Msp è responsabilità degli Stati membri dell’Ue, sono i singoli Stati a decidere se e come impegnarsi.

Un progetto proposto dalla convenzione Ospar, che guida attualmente la cooperazione internazionale nell’Atlantico nord-est, potrebbe stimolare lo sviluppo transfrontaliero di migliori pratiche in Msp, e permettere di risolvere qualsiasi potenziale problema in una fase precoce del processo decisionale.