La Commissione europea ha proposto le cosiddette «misure verdi», che includono la rotazione delle colture, il mantenimento del pascolo e altre misure agricole più specifiche mirate alla mitigazione dei cambiamenti climatici e la conservazione della biodiversità
Uno studio svolto dall’Agenzia europea per l’Ambiente (Eea) mostra che la salute e il benessere sono basati su quattro categorie di risorse naturali: cibo, acqua, energia e altri materiali che includono fibre, minerali e prodotti chimici trattati.
Se i sistemi di cibo acqua ed energia stanno diventando sempre più vulnerabili, cosa succederà in futuro?
Lo studio rivela che la domanda globale di energia e acqua probabilmente crescerà del 40% nei prossimi 20 anni se nessun provvedimento politico sarà adottato.
Un recente rapporto del Wwf ha mostrato come gli attuali ritmi di consumo della popolazione mondiale stiano diventando insostenibili e che l’umanità sta utilizzando il 50 per cento delle risorse in più rispetto a quanto la Terra sia in grado di fornire.
Queste risorse sono tra di loro strettamente collegate, la produzione di cibo e bioenergia richiede infatti risorse quali terra, acqua ed energia. Ricorrono anche collegamenti indiretti, ad esempio laddove pesticidi e fertilizzanti usati in agricoltura inquinano le riserve di acqua potabile.
Per questa ragione una riforma della Politica agricola comune (Pac) è stata promossa al fine di migliorare l’efficienza delle risorse del settore e la performance ambientale.
La Pac, infatti, può provvedere ad una serie di interventi per lo sviluppo del settore agricolo e per la sicurezza alimentare.
La Commissione europea ha proposto le cosiddette «misure verdi», che includono la rotazione delle colture, il mantenimento del pascolo e altre misure agricole più specifiche mirate alla mitigazione dei cambiamenti climatici e la conservazione della biodiversità.
Nonostante queste proposte siano un passo nella direzione giusta, non sono sufficientemente efficienti in termini di produttività, utilizzo dell’acqua, contenimento dell’anidride carbonica, emissioni esterne come sostanze nutrienti e pesticidi e capacità di ripresa dell’ecosistema.
Un’altra misura che può essere adottata è quella di ridurre i nostri consumi di carne e cercare di limitare gli scarti alimentari.