Per il biologico settimo anno di crescita

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La Cia sottolinea come il comparto si stia dimostrando impermeabile alla crisi, con un aumento dei consumi (+8,8% nel primo semestre), degli operatori (+3%) e della superficie dedicata (+6,4%). Boom delle nuove aziende bio in Puglia (+20,3%); crescono gli ettari coltivati a olivo (+16,2%) e vite (+8,6%). Sabato al via la 25° edizione della fiera di Bologna

Il biologico piace sempre di più, sia ai consumatori sia agli agricoltori. Non solo le vendite di prodotti bio aumentano ormai ininterrottamente dal 2006, dimostrando un andamento del tutto anticiclico, ma allo stesso tempo crescono anche gli ettari dedicati e le imprese coinvolte. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione del Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale che apre sabato a Bologna e festeggia quest’anno 25 anni di attività.

Dopo aver archiviato il 2012 con un +7,3 per cento, il biologico registra un nuovo incremento delle vendite dell’8,8 per cento nella prima metà del 2013, assicurandosi così il settimo anno di crescita consecutiva, sottolinea la Cia, mentre nello stesso lasso di tempo i consumi alimentari convenzionali crollano del 4 per cento circa. Vuol dire che il bio non è più un fenomeno di nicchia, ma è uscito definitivamente dalle mode per diventare una vera e propria abitudine di spesa, a cui non si vuole rinunciare nonostante la crisi.
«D’altra parte, secondo i nostri ultimi dati – evidenzia la Cia – oggi il 76 per cento degli italiani dichiara di acquistare prodotti biologici almeno due volte al mese».
Anche il mondo produttivo si dà da fare per rendere il comparto una delle certezze dell’agroalimentare made in Italy. Solo nell’ultimo anno, infatti, il numero delle aziende bio è salito del 3 per cento a quota 49.709, evidenzia la Cia, con il boom della Puglia (dove gli operatori sono aumentati del 20,3 per cento), della Lombardia (+12,7 per cento) e del Lazio (+10 per cento). Lo stesso è avvenuto per la superficie dedicata, per un totale di 1,1 milioni di ettari lavorati secondo il metodo biologico e un incremento sul 2012 del 6,4 per cento. In particolare, nell’ultimo anno è cresciuta soprattutto la superficie bio coltivata a olivo (+16,2 per cento), ad agrumi (+15,5 per cento), a cereali (+14,4 per cento) e a vite (+8,6 per cento).