La Riserva naturale del Tarantino finalmente verso un assetto amministrativo dopo le osservazioni degli ordini degli architetti e dei geologi, che in una prima fase erano stati esclusi dalla selezione. Discutibile qualche clausola per i requisiti del futuro responsabile
Al Comune di Taranto è affidata la gestione della Riserva naturale regionale orientata «Palude La Vela». Il Comune di Taranto, per la gestione dell’area protetta organizza, nell’ambito dell’Amministrazione, una struttura autonoma impiegata esclusivamente nei compiti di gestione dell’area protetta comunale coordinata da un Direttore.
Dopo le osservazioni degli ordini degli architetti e dei geologi, che in una prima fase erano stati esclusi dalla selezione, il Comune di Taranto ha riaperto i termini dell’avviso pubblico di selezione per il conferimento dell’incarico professionale di Direttore della Riserva regionale orientata «Palude La Vela» con scadenza per la presentazione delle domande fissata al 20 maggio 2014, ore 12.
Nel comunicato di riapertura dei termini il Responsabile unico del procedimento, ing. Giancarlo Ciaccia, ha precisato che restano salve e valide le domande di partecipazione già pervenute, alla Direzione Ambiente, Salute e qualità della Vita del Comune di Taranto, nei termini dell’avviso del 6 febbraio 2014.
L’incarico professionale di durata biennale, prevede l’assunzione della direzione tecnica della Riserva Regionale orientata «Palude La Vela» e del coordinamento delle risorse umane e materiali assegnata dal Comune di Taranto alla Riserva a protezione e gestione delle iniziative di tutela e valorizzazione del patrimonio ecologico.
I candidati devono avere alla data di presentazione della domanda specifici requisiti quali:
– specifica competenze tecniche relative alla tutela delle aree protette, e approfondita conoscenza della registrazione urbanistica e ambientale nazionale e regionale;
– attività scientifica o professionale in campo naturalistico ambientale, ovvero di direzione tecnica e amministrativa di enti e strutture pubbliche, con esperienza almeno quinquennale anche non continuata. Le esperienze devono essere tutte documentabili;
– approfondita conoscenza del territorio della Palude la Vela.
Punto quest’ultimo discutibile che potrebbe essere considerato vessatorio. Nell’articolo 13 dell’avviso, dove si definiscono i criteri di assegnazione dei punteggi per la procedura comparativa, si precisa che gli «incarichi in relazione al tipo di parco e alla sua comparabilità con la Riserva Palude La Vela».
I candidati devono avere il diploma di laurea in discipline tecniche (Ingegneria Ambientale/Civile/Gestionale, Scienze Agrarie, Scienze Forestali, Scienze Biologiche, Scienze Geologiche, Scienze Geofisiche, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio, Scienze Naturali, Scienze Ambientali, Architettura ed equipollenti) e l’iscrizione al relativo Albo da almeno cinque anni. Si rileva che il requisito d’iscrizione all’albo professionale non potrà essere rispettato per i laureati in Scienze Naturali poiché l’ordinamento italiano non prevede per questo tipo di laurea un albo professionale.
La procedura comparativa si baserà sulla valutazione dei titoli acquisiti dai candidati nell’ultimo quinquennio di attività professionali analoghe a quelle previste dal bando. L’avviso prevede come compenso, per ogni annualità di contratto, euro 12.000 oltre oneri accessori.