In un nuovo report l’Agenzia europea per l’ambiente traccia una panoramica dei superamenti dei livelli di ozono registrati in Europa tra i mesi di aprile e settembre 2013. Alte concentrazioni di ozono possono causare gravi problemi di salute, soprattutto malattie respiratorie e problemi cardiovascolari. Inoltre danneggia la vegetazione e le colture agricole
L’inquinamento da ozono ha superato in modo significativo le norme comunitarie a tutela della salute durante l’estate del 2013, in particolare nei mesi di luglio ed i primi giorni di agosto. Le aree più problematiche sono state le regioni mediterranee ed alpine. In alcuni paesi fino a due quinti della popolazione è stata esposta a livelli che superano i limiti.
L’ozono troposferico è un inquinante secondario che diventa un problema in particolare durante l’estate. Alte concentrazioni di ozono possono causare gravi problemi di salute, soprattutto malattie respiratorie e problemi cardiovascolari. Inoltre danneggia la vegetazione e le colture agricole. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che l’inquinamento da ozono troposferico è nocivo anche a livelli molto bassi. Ciò significa che i livelli registrati nel 2013 sono ancora troppo elevati, anche se i limiti sono stati superati in meno occasioni rispetto agli anni precedenti.
Come negli anni precedenti, nell’estate 2013, il valore obiettivo per la protezione della salute umana è stato nuovamente superato per più di 25 giorni in una parte significativa dell’Europa. Il superamento di questa soglia si è verificato in 19 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna) e in altri paesi o territori (l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Kosovo, Montenegro, Serbia e Svizzera). Come negli anni precedenti, i superamenti più diffusi si sono verificati nell’area del Mediterraneo.
L’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana è stato superato in tutti gli Stati membri e nell’83% di tutte le stazioni di misura: si tratta della percentuale più bassa dal primo report del 1997.
La soglia di informazione è stata superata in circa il 26% di tutte le stazioni operative, una delle percentuali più basse dal 1997. Nel Nord Europa, la soglia di informazione non è mai stata superata nel 2013.
La soglia di allarme è stata superata 27 volte, ancora una volta uno dei numeri più bassi registrati.
Nel complesso, l’estate 2013 è stata caratterizzata da una bassissima incidenza di superamenti nella prima metà di giugno e dopo l’8 agosto, ma con un periodo di episodi frequenti nei mesi di luglio ed i primi giorni di agosto. Il periodo tra il 7 luglio e il 6 agosto ha rappresentato circa il 73% del numero totale di superamenti della soglia di informazione, il 59% di superamenti della soglia di allarme e il 50% dei superamenti dell’obiettivo a lungo termine.
In Toscana Arpat cura il monitoraggio dei livelli di ozono attraverso la rete di rilevamento regionale individuata con Dgrt n. 1025 del 2010. I dati rilevati vengono pubblicati quotidianamente sul sito web dell’Agenzia.
Nel 2013 la maggior parte delle stazioni hanno presentato criticità per gli indicatori monitorati con superamento dei valori di riferimento. Si conferma in particolare la criticità evidenziata negli anni passati per l’indicatore relativo al valore obiettivo per la protezione della salute umana. In particolare nelle zone interne della Toscana l’indicatore non viene rispettato nelle stazioni di Firenze, Pistoia, Arezzo e Lucca, inoltre per il primo anno anche la stazione rurale di Grosseto evidenzia criticità.