Sempre in base a concezioni antropocentriche, l’articolo 32 sancisce il diritto alla salute, ma tale diritto viene concesso attraverso un sistema sanitario statale, gratuito per tutti. Il concetto che la salute si tuteli facendo in modo che i cittadini non si ammalino a causa di condizioni ambientali negative non esiste. Ci si ammala, e poi si ha diritto di essere curati.
L’acciaieria di Taranto, per esempio, ha deturpato un ambiente bellissimo (il sistema dei mari di Taranto) e ricco di possibilità agroalimentari (basti pensare agli allevamenti di mitili). Caso strano, nei territori circostanti viene registrata una particolare incidenza di malattie tumorali all’apparato respiratorio. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha fondato Sinistra, Ecologia, e Libertà, un partito che ha l’ecologia nel suo simbolo. Non esiste alcun politico che abbia più a cuore l’ambiente di lui. Per risolvere il problema di Taranto, Vendola progettò un grande ospedale, una succursale del San Raffaele di Milano, specializzato nella cura dell’apparato respiratorio. Quando l’acciaieria di Taranto fu messa sotto accusa dalla magistratura, Vendola si schierò dalla parte del lavoro e dell’industria. Abbracciando in pieno i valori costituzionali. Il lavoro è il fondamento dei valori costituzionali ed è attraverso l’industria che si genera il lavoro. Nella Costituzione la Natura non c’è. E il paesaggio, comunque, è all’articolo 9, mentre il lavoro è all’articolo 1. Non ci sono dubbi su cosa sia più importante. Il lavoro è anche più importante della salute, relegata all’articolo 32. E quindi: facciamo una bella industria, la gente si ammala, e risolviamo il problema con un bell’ospedale. Lasciando ovviamente l’industria.
Se persino Vendola non ha capito queste cose, come dimostrato dal suo comportamento, è illusorio pensare che vengano comprese da persone culturalmente meno preparate di lui in campo ambientale.