Sei grotte di pregio, vincolate e abbandonate

801
Tempo di lettura: 3 minuti

Fra Minervino e Spinazzola. Lo scopritore, il geologo Ruggiero Maria Dellisanti, fa il punto della situazione: dopo una via crucis per valorizzarle. Inviata, per conoscenza, alla Comunità delle Commissioni europee una denuncia per mancata salvaguardia, tutela, protezione, valorizzazione e verifica dello stato di conservazione dell’habitat naturale del sito

Lo sfaldamento del tessuto connettivo della nostra società, sotto il profilo morale, sociale e culturale, complice una crisi economica, causata in parte dallo stesso sfaldamento che ci sta investendo, ha trainato anche la perdita del nostro patrimonio territoriale che ci contraddistingue.
In Puglia, ad esempio, un territorio carsico fra i più suggestivi e importanti geologicamente, viene trascurato in maniera colpevole da chi gestisce la cosa pubblica che, credendo di mettere le cose a posto, legifera una rete di protezioni che non avendo seguiti operativi finiscono per danneggiare il bene stesso.
È la sorte che sta capitando ad un complesso di sei grotte di particolare pregio, al geologo Ruggiero Maria Dellisanti, lo scopritore che ha dato anche il nome al complesso, abbiamo chiesto di farci il punto della situazione.

 

Grotte-Dellisanti2

Nel maggio del 2005 a Minervino Murge, in contrada Porcile, sulla strada regionale 6 che collega Minervino con Spinazzola a seguito dell’attività svolta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani furono scoperte, in modo casuale, all’interno di una cava utilizzata per l’estrazione di pietrisco un gruppo di sei grotte di particolare pregio. L’importanza del sito, esteso per circa sei ettari, venne ascritta per la presenza di rilevanti forme carsici epigee, visibili in parete, e ipogee non ancora scoperte e mai catalogate, aventi profondità variabili tra i 27,00 ed i 135,00 mt.
A conclusione dell’attività di consulenza, la procura della Repubblica del Tribunale di Trani rilevando l’importanza della scoperta effettuata dal geologo consulente, Ruggiero Maria Dellisanti, inviò alla Regione Puglia la documentazione comprovante l’importanza del sito per gli opportuni provvedimenti di tutela, poiché il sito ricade ai sensi della Direttiva 92/43/СЕЕ all’interno dei siti protetti della Rete natura 2000, comprendente l’habitat 8310 quali «grotte non ancora sfruttate a livello turistico».
Il sito è compreso nell’area Sic (Sito d’importanza comunitaria) e Zps (Zona di protezione speciale) individuata dal codice IT9120007 – Murgia Alta.
La Regione Puglia con delibera di Giunta Regionale del 30 novembre 2005, n. 1704, emanava sull’area un vincolo ambientale regionale di tutela e conservazione.
L’area oltre ad essere interessata dal vincolo comunitario e regionale presenta anche altri vincoli ambientali, infatti essa è «Important bird area», individuata dal toponimo Murge.
Pur in presenza di riconoscimenti ufficiali attestanti l’importanza del sito tra i quali un encomio dato al geologo Dellisanti, dall’Assessore all’Ecologia della Regione Puglia il 26/10/2007, il Comune di Minervino Murge, la Provincia BAT, la Regione Puglia, lo Stato italiano, hanno dimenticato l’esistenza del rilevante patrimonio geologico-carsico scoperto a Minervino Murge, identificato nel catasto regionale delle grotte pugliesi con il nome di grotte Montenero-Dellisanti 1-6, assistendo consapevolmente inermi alla deturpazione dell’ambiente.
L’azione degli Enti preposti alla tutela, che avrebbero dovuto realizzare dei piani di gestione per il Sito d’Importanza comunitaria, diventa in tal modo omissiva e complice nella distruzione dell’habitat, compromettendo in modo irreversibile il paesaggio geologico che dovrebbe, al contrario, essere tutelato dalla Direttiva 92/43/СЕЕ, oltre che dalla normativa regionale.

Grotte-Dellisanti1A tale scopo è stata inviata, per conoscenza, alla Comunità delle Commissioni europee una denuncia per mancata salvaguardia, tutela, protezione, valorizzazione e verifica dello stato di conservazione dell’habitat naturale relativo al sito Sic e Zps IT9120007 – Murgia Alta.
Sempre nello stesso sito della cava Porcili, ai sensi della Legge Regionale n. 33 del 4 dicembre 2009, il geologo Dellisanti ha individuato un sito di rilevante importanza geologica degno di tutela, inviando la relativa scheda segnaletica alla Sigea, (Società italiana di Geologia Ambientale), sez. Puglia, quale «geosito di importanza regionale».
Il «geosito Dellisanti» è stato premiato nel 2010, al primo posto, nel concorso fotografico sulla geologia pugliese, indetto dalla Sigea e dall’Ordine Regionale dei geologi della Puglia. Inoltre il sito carsico, in località Porcili del Comune di Minervino Murge, è stato oggetto di uno studio scientifico e pubblicato sul Bollettino della società geologica italiana.