Legno illegale, in Francia due anni di chiacchiere

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Il governo francese non fa nulla per applicare l’Eutr, il Regolamento europeo. Il governo italiano ha invece deciso di implementarlo, ma mancano ancora i decreti attuativi e il sistema sanzionatorio. L’Interpol calcola che tra il 15 e il 30 per cento del legno venduto nel mondo sia di origine illegale. La Francia è la principale porta d’ingresso in Europa

Questa mattina gli attivisti di Greenpeace Francia sono entrati in azione a Parigi, dove hanno collocato un tronco di un albero tropicale del peso di quattro tonnellate, lungo 8,5 metri, davanti al ministero dell’Ecologia.

Sugli striscioni si legge: «Legno illegale, il governo se ne frega» e «Legno illegale, due anni di chiacchiere» perché sono due anni che il governo francese non fa nulla per applicare l’Eutr, il Regolamento europeo sul legno illegale. Il governo italiano ha invece deciso di implementarlo, approvando un decreto che vieta l’immissione e il commercio di legno e prodotti derivati provenienti dal taglio illegale. Mancano però ancora i decreti attuativi e il sistema sanzionatorio.

L’Interpol calcola che tra il 15 e il 30 per cento del legno venduto nel mondo sia di origine illegale. La Francia è la principale porta d’ingresso in Europa per il legname ad alto rischio illegalità proveniente dal Brasile e dalla Repubblica Democratica del Congo.