La statua della Libertà sommersa dal mare…

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Uno studio indica le possibili minacce che si avvicendano a livello nazionale e per i singoli Stati e traccia il destino potenziale di ciascun comune anche se la ricerca non indica esattamente quando il livello del mare raggiungerà altezze tali da costituire pericoli piuttosto i risultati valutano quando si sarà accumulato abbastanza inquinamento da anidride carbonica tale da provocare un innalzamento del livello del mare che rappresenti una minaccia per ogni paese o città costiera dove vive la popolazione

Le emissioni di carbonio storico innalzeranno il livello del mare andando a sommergere la maggior parte delle coste dove si sviluppano centinaia di città americane. Questo quanto venuto fuori da uno studio del Climate Central, organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di scienza del clima, studio pubblicato sulla rivista americana «Proceedings of National Academy of Sciences» (Pnas).
Lo studio «Carbon choices determine US cities committed to futures below sea level» sviluppato da Benjamin H. Strauss, Scott Kulp, Anders Levermann indica come l’inquinamento continuo e non controllato fino alla fine del secolo potrebbe portare conseguenze devastanti anche se potrebbero presentarsi scenari alternativa basati su tagli drastici di emissioni di carbonio.
Lo studio indica le possibili minacce che si avvicendano a livello nazionale e per i singoli Stati e traccia il destino potenziale di ciascun comune anche se la ricerca non indica esattamente quando il livello del mare raggiungerà altezze tali da costituire pericoli piuttosto i risultati valutano quando si sarà accumulato abbastanza inquinamento da anidride carbonica tale da provocare un innalzamento del livello del mare che rappresenti una minaccia per ogni paese o città costiera.
Città di una certa rilevanza sono coinvolte in questo scenario, parliamo di New York, Boston e Miami, metropoli che rientrano tra le oltre 1.400 località che potrebbero essere parzialmente invase dalle acque entro la fine del secolo e queste in aggiunta alle 316 città e comuni costieri, presenti nelle zone più a rischio come la Florida, considerata lo Stato più vulnerabile, e ancora Louisiana, New Jersey e Nord Carolina, dove le emissioni nocive precedenti hanno già provocato un innalzamento sufficiente a sommergerle.
Uno scenario da incubo che non sarebbe più la trama di un film di fantascienza ma rappresenterebbe una realtà neanche troppo lontana.
Secondo gli scienziati per fermare questi eventi è necessario bloccare le emissioni di carbonio antropogenico e questo per evitare che aumenti il livello del mare che, per questo secolo, supera notevolmente i limiti di proiezioni.
Un’analisi che pone profonde sfide per lo sviluppo costiero e la sopravvivenza di questi ambienti. Di certo gli studiosi affermano che importanti limiti di emissioni di carbonio potrebbero evitare la scomparsa di più della metà dei comuni a rischio estinzione e con essi più della metà della popolazione sotto minaccia potrebbe essere risparmiata.
Nello studio è fornito un elenco delle città e delle popolazioni coinvolte per scenari diversi di emissioni e questo pur sapendo che le passate emissioni antropiche hanno già causato un innalzamento del livello del mare che costringerà inevitabilmente le città costiere ad adattarsi, emissioni passate accompagnate da emissioni future che potrebbero determinare anche il possibile abbandono di aree che verranno inevitabilmente sommerse.
Importante è limitare le emissioni di gas serra per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C e questo per evitare che l’innalzamento del livello del mare possa andare oltre 1 m entro il 2100.
I risultati di questa ricerca offrono pertanto un nuovo modo per confrontare le emissioni di carbonio in differenti scenari e le politiche in atto suggerendo che la redditività a lungo termine di centinaia di comuni costieri e terre attualmente abitate da decine di milioni di persone si trova profondamente in bilico.
Insomma nessuno si augura di vedere la statua della Libertà sommersa dal mare e dal ghiaccio e il pianeta piombato in una nuova Era Glaciale, scene che sino ad ora rappresentano finzioni cinematografiche. Ma se non si ridurranno in maniera massiccia le emissioni, servendosi inoltre di nuove tecnologie per eliminare l’anidride carbonica dall’atmosfera, il mondo nei prossimi secoli dovrà fare i conti con uno scenario apocalittico dove si assisterà alla distruzione della maggior parte delle città costiere del mondo.