Industria e agricoltura più ecoefficienti

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Sappiamo che in virtù delle norme più severe sulle emissioni di inquinanti in atmosfera, sono necessarie nuove e più efficienti tecnologie, basate sulle Best Available Technologies (Bat), per il controllo delle emissioni nelle installazioni Ippc (Integrated pollution prevention and control) in Autorizzazione integrata ambientale (Aia) nazionale

Divulgare i risultati della ricerca ambientale relativa a vari temi nel mondo scientifico fra gli operatori dei vari settori istituzionali di varie categorie, questo l’obiettivo delle giornate di cultura ambientale realizzate dal Servizio Dir-Uni dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
L’iniziativa, realizzata alcuni giorni fa presso la Sala auditorium Ispra a Roma, ha avuto come obiettivo quello di illustrare alcuni strumenti di gestione ecoefficiente dei sistemi produttivi inerenti il settore industriale e agricolo. Essendo l’ipotesi inquinamento zero dei processi antropici ad oggi riconosciuta come una condizione utopica, l’obiettivo che ci si pone è la ricerca di soluzioni che minimizzino gli impatti e salvaguardino le risorse ambientali nel lungo periodo.
Ma vediamo in cosa consiste avviare una gestione ecoefficiente nell’industria e in agricoltura.
Sappiamo che in virtù delle norme più severe sulle emissioni di inquinanti in atmosfera, sono necessarie nuove e più efficienti tecnologie, basate sulle Best available technologies (Bat), per il controllo delle emissioni nelle installazioni Ippc (Integrated pollution prevention and control) in Autorizzazione integrata ambientale (Aia) nazionale.
Le tecnologie di trattamento degli effluenti gassosi, basate sull’impiego di catalizzatori o sistemi di assorbimento, garantiscono alte efficienze di riduzione e abbattimento delle impurità presenti nelle emissioni.
Alcune di queste tecniche sono già operate all’interno degli impianti chimici e raffinerie ubicati in Italia, come ad esempio i dispositivi di ossidazione termica e catalitica, i sistemi di adsorbimento e quelli di absorbimento.
Esistono altre tecniche, che si configurano come nuove tecnologie, ma che non sono presenti come trattamenti degli effluenti gassosi all’interno delle installazioni Ippc (Impianti chimici e raffinerie) in Italia a livello nazionale.
Gli inquinanti sui quali si concentrano le installazioni e per le quali si ha evidenza delle condizioni operative in essere e ci si prefigge il raggiungimento di auspicabili miglioramenti sono:
Voc e altre sostanze cancerogene e tossiche (come Ipa e Pcb);
Polveri, Mercurio e metalli pesanti;
NOx e altri composti dell’azoto (come l’ammoniaca);
SOx e altri composti dello zolfo (come l’H2S);
Cloro, Fluoro e loro composti.

Le tecniche di abbattimento analizzate nella giornata operano principalmente sulla riduzione del contenuto di Voc, attraverso l’uso di dispositivi di ossidazione (termica o catalitica) o sull’abbattimento di composti inorganici (in aggiunta ai Voc), attraverso il trasferimento dell’inquinante dalla fase gassosa alla fase liquida (absorbimento) o su una superficie solida (adsorbimento).
L’esperienza maturata in Ispra, soprattutto come supporto tecnico e scientifico alla Commissione Aia-Ippc del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm), ha dato l’opportunità di analizzare alcune diverse condizioni operative connesse con i dispositivi di ossidazione termica e catalitica, i sistemi di assorbimento (prevalentemente scrubber a umido) e i trattamenti di adsorbimento e la loro applicazione negli impianti attualmente autorizzati in Aia nazionale.
Si è giunti alla conclusione che la gestione sistemica, ossia la gestione che privilegia la comprensione delle connessioni e relazioni tra le diverse parti di un sistema per arrivare a comprenderne la struttura profonda dello stesso quale entità complessa, porta ad indubbi vantaggi sul territorio, sia in termini economici e finanziari sia in termini ambientali e sociali. Attraverso la valutazione e la selezione dei migliori strumenti ecoefficienti si può tendere all’autosostenibilità del sistema produttivo nazionale, essere maggiormente attraenti nel mercato degli investimenti internazionali, poter accedere a sistemi finanziari ad hoc che incentivano uno sviluppo sostenibile, così come ha lanciato l’United nations environment programme (Unep) nel Global report dell’inquiry on the design of a sustainable financial system, a Lima, in occasione degli Annual meetings della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale.
Un mondo più ecosostenibile è possibile con le Best Available Technologies (Bat) e con lo studio di ricercatori che impiegano la loro vita a studiare tecnologie più efficienti che stiano al passo con le crescenti complicanze connesse ad impianti, apparecchiature, strutture sempre più complesse ed articolate.

Scaricare gli atti della giornata di cultura ambientale