A Palermo si fa ricerca avanzata su ambiente e salute

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    Uno degli obiettivi principali del progetto è la ristrutturazione dell’area e l’adeguamento dei locali per attività avanzate di ricerca nell’ambito della salute dell’ecosistema e dell’uomo e lo sviluppo di attività di divulgazione, orientamento e alta formazione in questi settori

    La città di Palermo apre le porte al Centro internazionale di studi avanzati su ambiente e salute (Cisas). Cofinanziato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) e dal Dipartimento Scienze del sistema Terra e Tecnologie per l’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (Dta-Cnr) con 8.700.000 euro sul Fondo integrativo speciale per la ricerca, il Cisas sorgerà presso la sede del Polo di eccellenza del Mar Mediterraneo, ex complesso monumentale Roosevelt, e mira a diventare un punto di riferimento per la protezione dell’ecosistema e della salute.
    Questo quanto comunicato, in occasione di una riunione tenutasi presso l’Area della ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo, dal sottosegretario all’Istruzione, università e ricerca, Davide Faraone, insieme a Roberto Lagalla, già rettore dell’Università di Palermo, da poco nominato componente del Consiglio d’amministrazione del Cnr.
    Il progetto nasce su proposta del Dta-Cnr, che ha stanziato 2,2 milioni di euro destinati alla ristrutturazione e al potenziamento dell’immobile.
    Enrico Brugnoli, direttore Dta-Cnr, ha dichiarato: «Il Cisas vuole essere il polo di riferimento in Sicilia su materie legate alla salute dell’ambiente e dell’uomo. Il progetto vede coinvolti cinque Dipartimenti del Cnr (Dta, Ds, Diitet, Dsctm, Disba), in sinergia con alcuni dei più importanti enti di ricerca pubblici che lavorano su numerose tematiche scientifiche in Sicilia (Enea, Infn, Ingv, Ispra), l’Arpa e la Soprintendenza del mare. La sede è quella del Polo di eccellenza del Mar Mediterraneo, un centro istituzionale nato con l’obiettivo di rafforzare proprio la cooperazione tra gli Enti pubblici di ricerca presenti sul territorio e stabilire una rete di collaborazione permanente con referenti presso i paesi dell’Unione europea e i paesi Associati, al fine di sviluppare una visione comune sulle priorità della ricerca e sulle strategie d’innovazione in Europa e offrire alla Regione Siciliana l’opportunità di affrontare al meglio la sfida sul mare, oggetto della nuova Programmazione comunitaria».
    Uno degli obiettivi principali del progetto è la ristrutturazione dell’area e l’adeguamento dei locali per attività avanzate di ricerca nell’ambito della salute dell’ecosistema e dell’uomo e lo sviluppo di attività di divulgazione, orientamento e alta formazione in questi settori.
    In definitiva, una scelta, quella di istituire un Centro internazionale di studi avanzati su ambiente e salute proprio nella città di Palermo, che ha del coraggioso visto che Palermo rappresenta, in più di uno studio di settore, la capitale dello smog. Ed è invece proprio in questa capitale che si è scelto di studiare gli impatti del vivere umano su ecosistema e salute umana. Rilanciare la ricerca e farlo partendo da quei luoghi che più di altri necessitano di un cambio di rotta in tema di sostenibilità ambientale è un segnale di cambiamento.