Nell’aeroporto di Bari qualità dell’aria garantita

2007
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In funzione un sistema che monitora la concentrazione dell’anidride carbonica (CO2) e, contestualmente, parametri microclimatici quali Temperatura (Temp) e Umidità relativa (RH). Le preoccupazioni per la salute umana in genere si concentrano sulla qualità dell’aria esterna (outdoor) piuttosto che sulla qualità dell’aria degli ambienti confinati (indoor)

aria1È stato installato presso l’Aerostazione di Bari – Palese un sistema di rilevazione e monitoraggio della qualità dell’aria indoor negli spazi destinati a passeggeri e personale a servizio. L’iniziativa nell’ambito dell’incarico affidato a LEnviroS, società Spin-off dell’Università degli Studi di Bari, costituitasi nel 2005 con l’intento di mettere a disposizione del territorio l’esperienza maturata in ambito accademico relativamente alle problematiche ambientali.

Un sistema che monitora la concentrazione dell’anidride carbonica (CO2) e, contestualmente, parametri microclimatici quali Temperatura (Temp) e Umidità relativa (RH) con misurazioni che risultano visualizzabili in tempo reale sia dall’utenza aeroportuale mediante monitor installati nelle aree comuni, sia on line da utenti autorizzati.

Ma che cosa rappresenta l’inquinamento dell’aria?
L’inquinamento dell’aria è una problematica conosciuta da tempo e notevolmente dibattuta sia a livello di comunità scientifica sia di opinione pubblica. Le preoccupazioni per la salute umana in genere si concentrano sulla qualità dell’aria esterna (outdoor) piuttosto che sulla qualità dell’aria degli ambienti confinati (indoor); dimenticando che, a meno di particolari situazioni, la maggior parte delle persone passa ogni giorno più di 20 ore all’interno di ambienti chiusi. (Nella foto in alto: Land-side: Ingresso Gate prima dei controlli di sicurezza)

Quello che è accaduto negli anni è stato infatti il maturare una sempre maggiore sensibilità e consapevolezza dell’importanza delle problematiche relative alla salute ed al comfort tipiche degli ambienti confinati.
Ora, per ambienti indoor si intendono gli ambienti confinati di vita e di lavoro non industriali ed, in particolare, quelli adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto.
In questi ambienti la composizione dell’aria indoor è spesso caratterizzata da una miscela di composti molto variabile rispetto a quanto riscontrabile nell’aria atmosferica esterna. A volte si registrano valori di concentrazione di inquinante all’interno superiori a quelli presenti nello stesso momento all’esterno dell’ambiente o, più comunemente, si riscontra la presenza di sostanze inquinanti non rilevabili all’esterno.
Inoltre, è da considerare che, anche se a basse concentrazioni, la presenza di contaminanti negli ambienti confinati può avere un importante impatto sulla salute e sul benessere degli occupanti a causa di esposizioni di lunga durata.
Il rischio, infatti, più che alla concentrazione di inquinanti, in generale molto bassa, è legato all’esposizione, ovvero alla concentrazione integrata nel tempo.
Un’esposizione che provoca danni alla salute e questo in misura strettamente dipendente alle modalità di esposizione e alla sensibilità delle persone esposte.
Tante le patologie correlate all’inquinamento indoor, patologie che spaziano dal Sick building syndrome (Sbs) al Building related illness (Bri), ecc.

aria2Di positivo si registra che, negli ultimi anni, la qualità dell’aria indoor è stata finalmente riconosciuta come obiettivo imprescindibile di una strategia integrata relativa all’inquinamento atmosferico nel suo complesso anche se il misurare e l’analizzare l’effettiva entità dei problemi legati ad una scarsa qualità degli ambienti interni dove si svolgono delle attività è compito abbastanza arduo se si considera il numero dei fattori e dei parametri da registrare, confrontare e gestire.
A tal proposito, e questo nel lontano 1989, l’American Society of Heating, Refrigerating and Air-condizionata Engineers (Ashrae) definì l’aria accettabile quando «non siano riscontrabili sostanze inquinanti in concentrazioni pericolose ed in cui la grande maggioranza, 80% o più delle persone presenti, si trovi nelle condizioni di soddisfazione».
Un must che Aeroporti di Puglia ha voluto garantire alla gente che o di passaggio o in maniera più stabile anima la vita dell’Aerostazione di Bari – Palese.

  

(Nella foto a fianco: Air-side: posizionamento nella zona di espansione est aerospaziale)