Il patrimonio storico culturale delle cavità di origine antropica pugliesi

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    Puglia
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    La Sigea, in occasione del convegno, vuole dar vita ad un percorso di confronto tecnico-scientifico che dopo un secondo approfondimento in Basilica, in programma per il prossimo autunno, vedrà conclusi i lavori il 1° dicembre a Roma con un’iniziativa a carattere nazionale

    La Società italiana di geologia ambientale (Sigea) e Archeoclub d’Italia onlus – Coordinamento regione Puglia, con il patrocinio del comune di Massafra e la co-organizzazione dell’Ordine dei Geologi della Puglia e dell’Ordine degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Taranto, hanno organizzato il convegno «Il patrimonio storico culturale delle cavità di origine antropica pugliesi – Analisi della pericolosità per la giusta valorizzazione» che si terrà, venerdì 5 maggio a partire dalle ore 14:30, presso il Palazzo della Cultura a Massafra (Ta).
    La Puglia è una delle regioni italiane che come il Lazio, la Campania, la Basilicata, la Sicilia, vede nel suo panorama territoriale la presenza diffusa di cavità di origine antropica che spesso suscitano un notevole interesse dal punto di vista sia della ricerca scientifica sia della sicurezza per la pubblica e privata incolumità.
    Relativamente al primo aspetto, la ricerca scientifica apre sviluppi storico/culturali che invogliano l’adozione di politiche di valorizzazione e utilizzo con ricadute socio economiche importanti, per il secondo aspetto, ossia quello che attiene alla sicurezza, lo stesso richiede un forte impegno volto al controllo e al monitoraggio e questo a causa dei dissesti indotti dai fenomeni di sprofondamento che spesso interessano le cavità ipogee.
    La Sigea, in occasione del convegno, vuole dar vita ad un percorso di confronto tecnico-scientifico che dopo un secondo approfondimento in Basilica, in programma per il prossimo autunno, vedrà conclusi i lavori il 1° dicembre a Roma con un’iniziativa a carattere nazionale.
    Per il Presidente della Sigea, Antonello Fiore, si deve partire dalle conoscenze acquisite storico-culturali e tecnico-scientifiche per garantire una valorizzazione delle cavità di origine antropica nel rispetto dei principi di sicurezza degli addetti ai lavori e dei visitatori. Sono molte le cavità di origine antropica che, rivestendo un interesse culturale, storico/religioso, paesaggistico/turistico (chiese rupestri, santuari, catacombe, frantoi ipogei, cantine ecc.), rappresentano un potenziale per il tessuto socio-economico del territorio, non solo pugliese.
    Il convegno prevede l’ingresso libero e crediti formativi per professionisti Geologi e Architetti.
    Su sito Sigea è visionabile il programma lavori.