Difendere chi ci permette di vivere

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«Gli oceani sono un terreno di prova per il principio del multilateralismo. La salute dei nostri mari ci impone di mettere da parte il profitto nazionale a breve termine, per evitare a lungo termine una catastrofe globale»

Si sta svolgendo a New York la Conferenza sugli Oceani.
Antonio Guterres, Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), all’apertura della Conferenza ha detto: «Gli oceani sono un terreno di prova per il principio del multilateralismo. La salute dei nostri mari ci impone di mettere da parte il profitto nazionale a breve termine, per evitare a lungo termine una catastrofe globale».
I problemi che vivono i mari, problemi tutti creati dall’attività umana, possono essere invertiti e prevenuti con un’azione decisa e coordinata e questo perché gli oceani rappresentano il nostro futuro e solo conservando ed utilizzando sostenibilmente i mari e le risorse marine si cresce in uno sviluppo sostenibile.
I mari che per estensione permettono che la Terra vista dallo spazio appaia come un «pianeta blu» rappresentano il tipo di ambiente più diffuso sul nostro pianeta. Nonostante ciò, si conosce ancora poco su di essi e molto c’è ancora da scoprire sulle profondità oceaniche. Tuttavia l’importanza degli ambienti oceanici è molto grande, sia per l’equilibrio ecologico del Pianeta, sia per la vita dell’uomo. Infatti gli oceani sono grandi serbatoi d’acqua, costituendo il nodo più importante nel ciclo dell’acqua sulla Terra, e sono anche enormi serbatoi di calore che assorbono l’energia irradiata dal Sole e la rilasciano lentamente. Inoltre i mari rivestono una grande importanza per la vita dell’uomo fornendo nutrimento.
Eppure gli oceani sono in una situazione drammatica; inquinamento chimico, rifiuti in mare, aggressione alle coste e agli ecosistemi marini, pratiche illegali e distruttive di pesca, cambiamenti climatici, queste solo alcune delle minacce alla loro salute ed equilibrio.
Sono presenti alla Conferenza i leader mondiali, come anche i rappresentanti della società civile, delle imprese, del mondo accademico e della scienza e questo per chiedere un’azione accelerata al fine di invertire il danneggiamento irreversibile degli oceani.
Una Conferenza che sta lanciando messaggi positivi come l’aumento del numero di impegni volontari per intraprendere azioni per migliorare la salute degli oceani.
Perché, come ha aggiunto Peter Thomson, Presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, «se vogliamo un sicuro futuro per la nostra specie su questo Pianeta, dobbiamo agire ora sulla salute degli oceani e sul cambiamento climatico».
Una Conferenza che ingloba il World Ocean Day, celebrato oggi 8 Giugno, che rappresenta la giornata mondiale in cui si celebra l’oceano e le possibili collaborazioni per un futuro migliore.
Ed è in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell’Oceano (World Oceans Day), che l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) in collaborazione con la rete Ocean literacy Italia (Oli) propone tra l’8 e l’11 giugno 2017 una serie di iniziative in diverse città d’Italia per sensibilizzare i cittadini grandi e piccoli sull’importanza del mare, sulle sue relazioni con la nostra vita quotidiana, sulle mille sfaccettature che lo studio approfondito di questo ambiente ci rivela giorno per giorno.
A Venezia, come a Ferrara, Marina di Ravenna, Cesenatico e La Spezia, le iniziative sono organizzate dal Cnr-Ismar in stretta collaborazione con tanti attori del mondo della ricerca e della divulgazione, ma anche con artisti e operatori del sociale, dell’educazione e della cultura, dello sport e del tempo libero.
In definitiva una Conferenza e una Giornata mondiale che ci ricordano che gli oceani ci permettono di respirare, ci danno da bere e da mangiare, in sintesi ci permettono di vivere e noi abbiamo l’obbligo di proteggerli e non di continuare a maltrattarli. Politiche serrate, senso civico, attenzione alla salvaguardia del nostro ambiente, questi i punti sostanziali da reclamare con forza per permettere che la salute del pianeta venga preservata.