E voleremo con lo «Stratobus»

4162
Stratobus copyright Stratobus - E.Briot
Planet Earth
Tempo di lettura: 2 minuti

Un dirigibile nella stratosfera con fotovoltaico. Un progetto Made in Italy. Potrebbe essere un nuovo passo in avanti per l’aeronautica «non inquinante», che rimetterebbe anche in pista il dirigibile, grande icona del volo fino all’inizio degli anni Trenta

Può un dirigibile volare alto, ma talmente alto da raggiungere la stratosfera? A quanto pare sì, se realizzato con concetti e materiali diversi da quelli del dirigibile tradizionale. Ce lo conferma un progetto ideato dall’industria italiana. Un progetto innovativo, basato su moduli fotovoltaici ad alto rendimento, ultraleggeri e flessibili. Potrebbe essere un nuovo passo in avanti per l’aeronautica «non inquinante», che rimetterebbe anche in pista il dirigibile, grande icona del volo fino all’inizio degli anni Trenta. Non a caso, nei giorni 3 e 4 novembre prossimi, a Torino presso l’Aero Club, verranno celebrati i cento anni dal termine della prima guerra mondiale, con una parata di dirigibili che voleranno in fila indiana sul cielo del capoluogo piemontese. Ma il progetto «Stratobus» è qualcosa che va oltre il concetto tradizionale del dirigibile, e del mezzo volante «più leggero dell’aria». Il progetto è italo-francese: Thales Alenia Space infatti, ha annunciato il completamento con successo dei test di validazione statica meccanica dei primi moduli fotovoltaici in scala reale, progettati specificatamente per il dirigibile stratosferico autonomo StratobusTM.

Opererà a un’altitudine di 20 chilometri (al di sopra del regolare traffico aereo), ed effettuerà diverse missioni, incluse osservazione, sorveglianza e telecomunicazioni, un prodotto dalla durata di vita di cinque anni. Per assicurare una continuità di servizio, StratobusTM rimarrà stazionario nella sua posizione e sopporterà venti fino a 90 Km/h. Per riuscirci, sarà dotato di 1.000 metri quadrati di cellule fotovoltaiche, che copriranno un quarto dell’area della superficie del suo involucro e fornirà l’energia necessaria ai suoi quattro motori elettrici, al sistema di accumulo di energia e al payload della missione.

Thales Alenia Space, collaborando con Cea-Liten (Laboratorio innovativo per le tecnologie energetiche della Commissione per le Energie Alternative e l’Energia Atomica francese) nei suoi campus presso l’Istituto di Energia solare nazionale francese, ha sviluppato una tecnologia fotovoltaica innovativa: moduli flessibili, a basso costo, del peso di 800 g/m2, che offrono una potenza elevata di oltre 200 W/m2 e una grande area di superficie di oltre 4 m2.

Ogni modulo comprende un gruppo di cellule fotovoltaiche con alto tasso di efficienza di oltre il 24%. Test recenti hanno dimostrato l’alta stabilità dei materiali incapsulanti in presenza di radiazione ultravioletta e ozono e una perdita di potenza relativa dopo il ciclo termico. I moduli sono progettati per resistere a stress termici e meccanici dell’ambiente operativo, inclusa l’espansione e la contrazione dell’involucro, pur rispettando i requisiti di lunga durata di vita operativa per questo tipo di tecnologia.

Questa tecnologia innovativa a moduli FV sarà incorporata nel modello di StratobusTM in scala reale per il suo primo volo nel 2022.

Antonio Lo Campo