Quanto è sismica la Puglia?

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    terremoto emergenza continua
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    La penisola salentina è stata a lungo ritenuta una regione del tutto tranquilla dal punto di vista sismico valutazione che, poco coerente con il quadro regionale, ha finito per «oscurare» non solo la notevole sismicità dell’area garganica e appenninica ma anche un certo numero di eventi «minori» del resto della Puglia che potrebbero dar luogo a un quadro di danneggiamenti non trascurabile. Anche di questo si discuterà a Bari il 18 dicembre presso la l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze delle Terra e Geoambientali dell’Università degli studi di Bari

    L’Italia è un Paese sismico? Solo negli ultimi 157 anni, dall’Unità d’Italia (1861) a oggi, ci sono stati 39 sismi con effetti disastrosi, compresi gli ultimi eventi del 2012 e 2016. Un «Paese fragile» la cui fragilità è evidenziata da ogni evento sismico che lo colpisce, dal nord al sud. E la Puglia è una regione sismica? La penisola salentina è stata a lungo ritenuta una regione del tutto tranquilla dal punto di vista sismico valutazione che, poco coerente con il quadro regionale, ha finito per «oscurare» non solo la notevole sismicità dell’area garganica e appenninica ma anche un certo numero di eventi «minori» del resto della Puglia che potrebbero dar luogo a un quadro di danneggiamenti non trascurabile.

    Anche di questo si discuterà a Bari il 18 dicembre presso la l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze delle Terra e Geoambientali dell’Università degli studi di Bari durante il convegno «Ricerche e studi per la prevenzione del rischio sismico» organizzato dallo stesso Dipartimento, dall’Ordine dei geologi della Puglia (Org), dalla Società italiana di geologia ambientale (Sigea) e con il patrocinio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, della Regione Puglia e dell’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (Asset).

    Un evento che affronterà, con alcuni dei massimi esperti italiani in chiave interdisciplinare e multisettoriale, il tema del rischio simico in Italia e in Puglia, uno dei rischi naturali più severi per la popolazione, l’edificato e i settori produttivi. Un confronto quello organizzato a Bari che ha la finalità di fornire lo stato dell’arte sugli studi condotti in questi anni in Italia e che partendo dalla consapevolezza che non è possibile prevedere quando e con che intensità accadrà il prossimo terremoto aiuta a capire come prevenire i sui effetti e questo attraverso investimenti che devono essere stabiliti sulla base di priorità. Un convegno che intende mettere in primo piano gli studi e le ricerche per la prevenzione del rischio sismico, per formare e consolidare comunità consapevoli, contro ogni forma di rassegnazione e fatalismo.

    Al convegno interverranno ricercatori afferenti all’Università degli studi di Bari, all’Università del Salento, all’Università degli studi di Camerino, all’Università degli studi della Basilicata, al Consiglio nazione delle ricerche (Cnr) e all’Ingv.

    Durante l’evento si svolgerà anche la cerimonia del 50° anniversario dalla formazione dell’Albo professionale dei geologi avvenuta presso il Ministero di Grazia e Giustizia l’11 maggio 1968, la premiazione dei vincitori della IX edizione del Concorso fotografico «Passeggiando tra i passaggi geologici della Puglia», concorso curato dall’Org e dalla Sigea, e la presentazione del calendario del 2019. Inoltre sarà presentato il volume sul rischio sismico, curato dalla Sigea, dal titolo «Rischio sismico in Italia: analisi e prospettive per una prevenzione efficace in un Paese fragile» scaricabile liberamente in formato .pdf dal sito web Sigea.

    Per l’evento sono stati richiesti 6 CFP per geologi