Bioeconomia, quali le scelte europee?

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La Conferenza «La strategia europea di bioeconomia: scenari e impatti territoriali, opportunità e rischi», organizzata per il 25 settembre a Roma, vuole accendere una prima luce critica su questi aspetti, in tempo per poter fornire una traccia scientifica utile a correggere e riorientare le misure attuative della strategia che dovessero risultare insostenibili da un punto di vista ambientale, sociale, economico e del paesaggio

La Strategia europea di Bioeconomia risulta ancora poco conosciuta nelle sue implicazioni applicative e per i suoi impatti su territorio, risorse, economia e società europee, con particolare significato proprio per il nostro Paese.

La Conferenza «La strategia europea di bioeconomia: scenari e impatti territoriali, opportunità e rischi», organizzata per il 25 settembre a Roma (o in caso di impossibilità, in webinar), vuole accendere una prima luce critica su questi aspetti, in tempo per poter fornire una traccia scientifica utile a correggere e riorientare le misure attuative della strategia che dovessero risultare insostenibili da un punto di vista ambientale (quindi rischiose per la salvaguardia del comune patrimonio biologico europeo e nazionale, fondamentale per garantire la sopravvivenza degli ecosistemi e dunque della stessa vita sul pianeta), sociale (ovvero se perpetuassero o accentuassero gli squilibri territoriali già in atto), economico (se sostenessero i comparti tecnologici e industriali a spese delle economie locali, delle specificità e delle peculiarità territoriali) e del paesaggio (ovvero, se gli assetti integrati e labour intensive ad alta qualità relazionale e insediativa risultassero marginalizzati).

Gli organizzatori invitano, chi dovesse essere interessato, ad aderire formalmente alla Conferenza dando comunicazione all’indirizzo conferenza.bioeconomia2020@gmail.com.

Se perdurassero le problematiche pandemiche, la Conferenza si terrà su una piattaforma informatica della quale comunicheremo a tutti il link.

Gli organizzatori dell’evento sono Massimo Blonda (Cnr Bari), Margherita Ciervo (Università di Foggia) e Daniela Poli (Università di Firenze).

 

R. V. G.