Le città del sud non studiano per il futuro

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copenhagen
Una veduta di Copenhagen
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Sostenibilità carta vincente

Tecnologia e rivoluzione concettuale da parte dei cittadini sono i presupposti sui quali lavorare per guardare il mondo in ottica futura che si muove in direzione del concetto di città green. Una carrellata fra alcune città italiane e straniere

Un’Italia green è possibile e diversi sono i segnali che fanno ben sperare per il prossimo futuro. Trento si afferma come la città più sostenibile d’Italia, seguita da Torino, Milano, Mantova e Bologna.
Trasporti, energia e ambiente sono i principali punti di valutazione delle realtà cittadine italiane. Milano si impone tra le prime città sostenibili, grazie ad un sistema evoluto di mobilità condivisa: un parco auto di 3000 unità in sharing, con un ampio uso di veicoli a propulsione elettrica, e una larga riconversione all’utilizzo della bicicletta.

Chi si impegna

Anche Bolzano, Brescia e Bergamo stanno facendo un buon lavoro in termini di sostenibilità. Il divario tra Nord e Sud resta però ampio.
Le città del futuro dovranno essere delle città sostenibili. Ma anche i modi di vita dei cittadini devono cambiare profondamente se si vuole che il concetto di sviluppo sostenibile acquisti un qualsiasi senso concreto.
L’evoluzione dell’ambiente urbano deve permettere di rispondere ai bisogni e alle aspirazioni dei cittadini, che oggi possono ritenersi tutt’altro che soddisfatti.
Le città, in particolar modo quelle di notevoli dimensioni, soffrono di infinite forme di degrado: inquinamento atmosferico, traffico congestionato, sovrapproduzione di rifiuti, eccessivo inquinamento acustico ecc. Migliorare la vita dei cittadini significa ridurre queste fonti di degrado.
Di non irrilevante importanza è anche conciliare il rispetto del patrimonio storico esistente e modernità. Il patrimonio storico di una città può essere minacciato sia dalla povertà degli abitanti, nel caso in cui i quartieri antichi e caratteristici vengano lasciati in uno stato di forte degrado ed abbandono, sia dalla loro ricchezza, allorquando si attuano operazioni di riabilitazione che portino a distruzioni massicce di edifici antichi per far spazio a edifici e complessi di «architettura moderna» dalla discutibile qualità.

Reinventare le città

Quando un paese si sviluppa economicamente si crea una fortissima pressione immobiliare sul patrimonio esistente. È proprio in questa condizione che la richiesta immobiliare aumenta esponenzialmente, e molto spesso, quanto è esistente non è in grado di soddisfare la domanda né sotto il profilo quantitativo né sotto quello qualitativo.
Oggi, affrontare le sfide urbane, significa inventare un nuovo modello di città, in grado di partecipare attivamente al nuovo sviluppo sostenibile del pianeta.
Bisogna dunque reinventare gli agglomerati urbani, ed è necessario migliorarne la qualità sviluppando un sistema di trasporti efficace e poco inquinante, limitando la produzione di rifiuti e lottando contro il rumore.
Indispensabile risulta anche incoraggiare modi di produzione e stili di vita urbani differenti come, ad esempio, consumare meno risorse non rinnovabili e che immettano nell’atmosfera meno sostanze nocive per la salute.
Grandi sono le sfide che le grandi città in via di sviluppo si trovano ad affrontare: offrire ai loro abitanti alloggi migliori, aumentare le opportunità di lavoro, gestire in modo più efficace i trasporti, garantire migliori forniture di acqua ed elettricità, migliorare lo smaltimento dei rifiuti ecc.
Le periferie di molte città, grandi e medie, si sono sviluppate senza la minima preoccupazione di preservare i luoghi preesistenti e senza alcuna regola. La crescita di grandi zone commerciali attorno agli agglomerati urbani si è tradotta non solo in un enorme occupazione di suolo, ma anche nello sconsiderato utilizzo dell’automobile privata con il costo ecologico che ne consegue, in quanto a ciò non ha fatto seguito un utilizzo dei trasporti pubblici.

Chi è avanti

Ecco che lo sviluppo sostenibile delle città diviene una questione attuale per porre le basi di un futuro vivibile per l’ecosistema urbano.
Nel mondo è Copenhagen la città più nel futuro: con oltre 2 milioni di persone si avvicinano al 2025 con l’obiettivo della Danimarca di essere finalmente carbon-neutral. Amsterdam, città delle biciclette, è il luogo in cui il concetto di città ecologica incontra quello di mobilità sostenibile. Stoccolma vanta il primato di Capitale verde d’Europa: la sua aria è tra le più pulite al mondo. Vancouver, fiore all’occhiello del Canada, spicca tra le città extraeuropee più pulite. Nonostante l’ottimo inizio, c’è ancora tanto da fare nelle altre città del mondo.
L’educazione ambientale è uno dei cardini sui quali si incentra la futura costruzione delle realtà sostenibili. Soprattutto le nuove generazioni risultano più sensibili alla tematica ambientale, l’esempio di Greta Thunberg ha dato seguito ad un movimento mondiale in occasione dei Fridays For Future.
Allo stesso tempo vanno ricordate iniziative importanti come quelle della Giornata mondiale della Terra che da 50 anni ad aprile unisce tutti i continenti verso il tema della salvaguardia della Terra, nonché la Giornata mondiale dell’ambiente che ogni anno propone un tema diverso su come salvaguardare l’ambiente. La cultura è il primo passo per proiettarsi nel futuro green.
Dal comportamento quotidiano del singolo cittadino parte il cambiamento che le città devono vincere nel prossimo futuro.
Nell’ottica di città verde, ogni singola unità abitativa diviene produttrice di energia e partecipa ad una rete di condivisione totalmente indipendente dai combustibili fossili. I pannelli fotovoltaici possono fare la differenza: il vecchio concetto di pagamento dell’energia si converte in condivisione delle risorse energetiche, ogni abitazione produce energia e la condivide.
L’integrazione perfetta tra tecnologie innovative e progettualità urbanistica è il connubio alla base di un futuro ad impatto zero. Ecco gli ingredienti alla base di una città sostenibile, il modello urbanistico che si avvicina al concetto di equilibrio ad impatto zero tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
Tecnologia e rivoluzione concettuale da parte dei cittadini sono i presupposti sui quali lavorare per guardare il mondo in ottica futura che si muove in direzione del concetto di città green.
Per migliorare l’ambiente urbano è necessaria una forte crescita economica, ma altrettanto importante è tenere sotto controllo le conseguenze umane ed ecologiche della crescita. È questa la vera sfida dello sviluppo sostenibile urbano. Nella prospettiva necessaria dello sviluppo sostenibile, l’urbanizzazione è un fenomeno tanto più importante in quanto è associato a un tipo di vita e a una scala di valori degli individui.

Francesco Sannicandro, già Dirigente Regione Puglia e Consulente Autorità di Bacino della Puglia