Attirano le aree protette

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La maggior parte dei turisti sono persone che vivono in città, o comunque in aree urbanizzate e la vacanza è il momento per cambiare, per ritrovare il contatto con la libertà, la natura, l’aria pulita, un paesaggio riposante. Questionari somministrati sia all’interno sia al di fuori di aree protette nell’ambito di vari progetti parlano chiaro, alla domanda su cosa si ritiene importante per una vacanza, nella grande maggioranza, le persone dicono di ricercare, insieme alla qualità dell’accoglienza e della ristorazione, paesaggi intatti, possibilità di vedere animali, possibilità di fare escursioni e di passare una giornata serena e tranquilla.
Anche per chi non è consapevole dell’importanza di determinate specie animali o vegetali o di certi habitat ed ecosistemi ai fini della conservazione della biodiversità, quindi, la tutela delle risorse ambientali nel suo insieme è decisamente importante per qualificare la meta turistica.
Sono comunque in aumento coloro che hanno coscienza dei valori ambientali dei territorio che visitano, ricercano esperienze particolari e inusuali (come osservare la fauna, fare escursioni anche notturne con guide, assistere a fenomeni naturali insoliti) e pretendono che, oltre alla qualità dell’ambiente che vanno a visitare, vi sia una adeguata qualità dei servizi e dell’accoglienza. Si tratta di una nuova esigenza che spesso non è colta in maniera adeguata da coloro che sono responsabili della gestione del territorio (come gli enti locali) o dagli operatori economici.

Nelle indagini svolte in alcune aree protette italiane e greche nell’ambito del progetto «Archicharter» è emerso in più casi come ciò che gli operatori turistici pensavano fosse importante per i turisti fosse del tutto diverso da ciò che richiedevano i turisti stessi. Un disaccoppiamento tra domanda ed offerta rende sicuramente più difficile uno sviluppo economico compatibile e, mentre i turisti vanno educati ad apprezzare tutte le risorse, naturali e culturali di un territorio, gli operatori locali vanno educati a migliorare la qualità dei servizi e dell’offerta legandola alla presenza delle risorse socioculturali e ambientali e a conoscere ed apprezzare quest’ultime.
Seguire un percorso che valorizzi questi elementi può sembrare molto complesso, ma sicuramente il percorso può essere facilitato se si fa riferimento a requisiti e principi condivisi anche da altre realtà e, possibilmente, validi a livello almeno europeo.