Il PM10 ha causato circa 373.000 morti premature nel 2005

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Un europeo su dieci è stato esposto durante l’anno a livelli medi di concentrazioni di particolato PM10 superiori al limite previsto dalla Ue. Il rapporto registra situazioni analoghe per i livelli di ozono, con più di un terzo della popolazione europea esposta a livelli di ozono superiori al limite obiettivo previsto

Sono stati presentati i due rapporti dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) che rendono noti i risultati dello studio effettuato sui dati di concentrazione di PM10 e ozono registrati nel 2005.
Alte concentrazioni di PM10 e di ozono possono avere effetti dannosi sulla salute umana e sulla vegetazione e la legislazione europea sulla qualità dell’aria pone due valori limite per le concentrazioni di PM10 ai quali i cittadini dell’Unione non devono essere esposti:
– ad una concentrazione media annua di PM10 non deve superare il livello di 40 microgrammi per metro cubo (μg/m3).
– ad una concentrazione di PM10 superiore ai 50 μg/m3 per più di 35 volte in un anno.
Per la protezione della salute umana dall’ozono a livello del suolo, la legislazione europea pone un valore obiettivo (non vincolante legalmente):
– una concentrazione media nelle otto ore di 120 μg/m3 non deve essere superata per più di 25 giorni in un anno.

Un europeo su quattro nel 2005 ha avuto molti giorni dell’anno nei quali ha respirato alte concentrazioni di particolato (PM10), il rapporto di Eea «Spatial assessment of PM10 and ozone concentrations in Europe (2005)».
In aggiunta a queste punte giornaliere, un europeo su dieci è stato esposto durante l’anno a livelli medi di concentrazioni di particolato PM10 superiori al limite previsto dalla Ue.
Si stima che in Europa il PM10 abbia causato circa 373.000 morti premature nel 2005.
Ampie zone dell’Europa orientale e la Pianura Padana in Italia, ma anche parti dei Balcani, della Grecia, dell’Olanda, del Lussemburgo, del Portogallo e della Spagna, sono caratterizzate da livelli record giornalieri di concentrazioni di PM10, specialmente nelle zone più urbanizzate.
Il rapporto registra situazioni analoghe per i livelli di ozono, con più di un terzo della popolazione europea esposta a livelli di ozono superiori al limite obiettivo previsto dalla Ue. L’impatto sulla salute sembra essere inferiore, rispetto a quello del PM10 ed è stimato nell’ordine di 75 morti premature per milione di abitanti per l’Europa meridionale e meno di 10 morti premature per milione di abitanti nell’Europa settentrionale nel 2005.
Il numero di episodi di superamento dei limiti per l’ozono diminuiscono, ed il rapporto Eea «Air pollution by ozone across Europe during summer 2008» afferma che i livelli di ozono registrati nel corso dell’estate 2008 sono stati i più bassi dal 1997. Tuttavia tutti gli Stati della Ue hanno superato i limiti relativi all’obiettivo a lungo termine della legislazione europea.
I livelli più elevati sono stati misurati in Italia, con concentrazioni della media oraria di 399 and 302 μg/m3. Numerose stazioni in Belgio, Grecia, Italia, Spagna e Svizzera hanno poi registrato concentrazioni comprese fra i 240 ed i 300 μg/m3.

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(Fonte Arpat Toscana)